Dopo un meticoloso test dei suoi populsori, il 17 dicembre BepiColombo ha acceso i motori, iniziando così la sua traversata del Sistema Solare interno, che durerà poco più di sette anni. Il viaggio della sonda coprirà in tutto 9 miliardi di chilometri, nel corso dei quali BepiColombo effettuerà un sorvolo ravvicinato della Terra, due di Venere e infine sei di Mercurio, il suo obiettivo planetario. Per poter ottenere questo risultato, la missione congiunta Esa e Jaxa sfrutterà 22 spinte propulsive, che avranno durate molto lunghe, anche di mesi, ma che consumeranno meno carburante rispetto alle combustioni chimiche tradizionali.
La prima accensione, avvenuta un paio di giorni fa, ha dato il via a una spinta della durata complessiva di circa due mesi, che permetterà alla sonda di effettuare il suo primo flyby attorno alla Terra, in programma per aprile 2020. La manovra è iniziata alle 9:35 di lunedì, ora italiana, quando BepiColombo è stato orientato nella posizione corretta, ruotando l’antenna e inclinando i pannelli solari per ottenere la massima efficienza nelle comunicazioni e nella raccolta di luce solare.
Dopo circa quattro ore, alle 13:45 ora italiana, i motori si sono accesi e il team ha seguito con sollievo l’arrivo dei dati, che mostravano la navicella in accelerazione, proprio come previsto. L’appuntamento con BepiColombo è quindi fissato per la primavera del 2020, quando tornerà a farci visita per acquistare velocità nel suo viaggio interplanetario.