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Il telescopio spaziale James Webb ha osservato un fenomeno inaspettato ai margini della nostra galassia: un immenso getto di gas in espansione prodotto da una stella in formazione. Le dimensioni sono sorprendenti, si estende infatti per otto anni luce, più di 75 mila miliardi di chilometri, quasi il doppio della distanza tra il Sole e Alpha Centauri, la stella a noi più vicina.
L’emissione è stata prodotta da una protostella dieci volte più massiccia del Sole che si trova a circa 15.000 anni luce da noi nella nebulosa Sharpless 2-284, e comprende due getti contrapposti che si stanno espandendo nello Spazio alla velocità di milioni di chilometri orari. Questi fenomeni sono noti come oggetti di Herbig-Haro. In genere accompagnano la nascita delle stelle e riguardano soprattutto astri di piccola massa, per cui rilevarne uno così esteso e regolare, prodotto da una stella gigante, è considerato un evento raro dagli astronomi.
Nell’immagine all’infrarosso catturata con lo strumento NirCam del telescopio spaziale James Webb, gli imponenti getti di gas ionizzato, in espansione da circa centomila anni, sono mostrati con una colorazione rosso scuro. Non appaiono uniformi, il gas si distribuisce in sottili filamenti in alcune parti, e in piccoli nodi più densi in altre, a causa delle interazioni con il materiale interstellare circostante.

Questa scoperta è importante perché dimostra che anche le stelle molto massicce possono formarsi attraverso un processo evolutivo stabile e ordinato, chiamato ‘accrescimento del nucleo’. Fino a oggi, invece, la maggioranza degli scienziati pensava che gli astri più grandi si formassero soltanto attraverso un percorso differente chiamato ‘accrescimento caotico’.

Studiare e conoscere a fondo la nascita di questi corpi giganti è essenziale per la comprensione dell’evoluzione dell’Universo. Sono loro infatti che, con le esplosioni e i venti stellari, arricchiscono le galassie di elementi pesanti e influenzano numerosi processi, inclusa la nascita della vita. Inoltre, questa stella si trova in una regione povera di metalli, e cioè simile agli ambienti dell’universo primordiale. Per questo può essere considerata una sorta di modello locale per capire come si formavano le prime stelle.

CREDITI: Nasa, Jpl-Caltech, Alma, D. Guszejnov, M. Grudic, Starforge
MUSICHE: Nature Documentary – DELOSound