A quasi sette anni dal lancio, Parker Solar Probe continua a spingersi dove nessuna sonda era mai arrivata prima: sempre più vicina alla nostra stella, per svelare i misteri dell’atmosfera solare e del vento solare. Il 24 dicembre 2024, la sonda ha raggiunto un nuovo traguardo, volando a soli 6,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole – la distanza più ravvicinata mai raggiunta – e toccando la velocità record di 690mila chilometri orari, diventando l’oggetto più veloce mai costruito dall’uomo.
Durante questo passaggio storico, Parker ha acquisito nuove straordinarie immagini grazie al suo strumento Wispr (Wide-Field Imager for Solar Probe), rivelando una vista inedita della corona solare – lo strato più esterno dell’atmosfera del Sole – e del vento solare subito dopo il suo rilascio.
Le immagini hanno svelato un confine cruciale nell’atmosfera dove il campo magnetico solare inverte la direzione da nord a sud. E per la prima volta in alta risoluzione, sono state riprese collisioni tra molteplici espulsioni di massa coronale, mostrando come queste enormi nubi di plasma si fondano e interagiscano tra loro. La sonda ha inoltre confermato la presenza diffusa degli switchbacks – schemi a zig-zag dei campi magnetici – osservati già a circa 23,6 milioni di chilometri dal Sole, e collegati alle origini di uno dei due principali tipi di vento solare, lento e veloce.
Insieme alle espulsioni di massa coronale e alle correnti magnetiche, il vento solare – un flusso costante di particelle elettricamente cariche che si propagano dal Sole attraverso il Sistema Solare – contribuisce a generare aurore, a modificare le atmosfere planetarie e a innescare correnti elettriche capaci di sovraccaricare le reti terrestri e influenzare le comunicazioni.
La prossima manovra ravvicinata di Parker Solar Probe è prevista per il 15 settembre 2025 e fornirà ulteriori dati utili a comprendere meglio l’influenza del Sole sul Sistema Solare e gli effetti che può avere anche sulla vita quotidiana sulla Terra.