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Un sistema solare, creduto un tempo privo di pianeti, ospita in realtà due mondi davvero singolari, svelati grazie a una nuova analisi dei dati del telescopio spaziale Kepler.

Il primo, Koi-134 b, era stato scartato dieci anni fa come ‘falso positivo’ perché i suoi passaggi davanti alla sua stella non avvenivano con la regolarità prevista. Oggi, invece, sappiamo che si tratta di un Giove caldo e che le anomalie orbitali osservate erano reali: il pianeta mostra infatti delle variazioni nei tempi di transito fino a 20 ore di anticipo o ritardo, provocate dall’influenza gravitazionale di un secondo pianeta. Proprio grazie a queste marcate irregolarità, infatti, è stato scoperto Koi-134 c, poco più piccolo di Saturno e mai rilevato prima perché orbita su un piano inclinato di circa 15 gradi rispetto all’altro pianeta.

Ma c’è di più: il periodo orbitale di uno è esattamente il doppio di quello dell’altro: mentre Koi-134 b completa un’orbita attorno alla stella in 67 giorni, Koi-134 c ne compie due, una ogni 33 giorni circa. Questa danza orbitale segue uno schema che ricorda il dondolio di due cavallini su una vecchia giostra. Koi-134 è il primo sistema di questo tipo mai scoperto e offre uno sguardo sulle dinamiche interne di un sistema planetario che non sempre è possibile osservare.