Ecco le prime immagini rilasciate dall’Osservatorio Vera Rubin. Dalle montagne cilene e con la più grande fotocamera digitale mai costruita, l’Osservatorio segna l’inizio di una nuova era dell’astrofisica.
In dieci ore di osservazioni di prova ha scattato oltre 1100 immagini ritraendo milioni di galassie e migliaia di asteroidi su una scala senza precedenti. Qui in particolare vediamo la Nebulosa Laguna e la Nebulosa Trifida. Distano fino a 5mila anni luce da noi, ma con la combinazione di 678 immagini, riusciamo a vedere in dettaglio le nubi di gas e polvere che le compongono.
Con questi scenari l’Osservatorio ci dà un’anteprima del suo potenziale, in attesa dell’inizio vero e proprio della sua missione, il Legacy Survey of Space and Time. Con l’intenzione di rinnovare la nostra comprensione dell’Universo, il Vera Rubin esplorerà il cielo ogni notte per 10 anni per rilevarne i cambiamenti. Un time-lapse ultra-ampio e ad altissima definizione con nuovi asteroidi, comete, stelle, supernove, galassie lontane e magari anche fenomeni cosmici finora mai osservati.
Scrutando l’Universo in continua evoluzione gli astronomi intendono comprendere anche la natura dell’energia e della materia oscura, entità ancora misteriose che sembrano costituire il 95 percento dell’Universo. L’Osservatorio è dedicato appositamente a Vera Rubin, la prima astronoma che provò l’esistenza di questa materia invisibile.
Per coinvolgere il pubblico l’Osservatorio ha sviluppato anche una piattaforma online da cui si possono scaricare risorse didattiche e partecipare come citizen scientist.
Crediti video: Nsf NoirLab