Oltre un milione di coppie di stelle che viaggiano in una porzione di cosmo compresa in circa 3.000 anni luce dal nostro pianeta. È l’ultimo risultato dell’osservatorio europeo Gaia, che ha permesso a un giovane scienziato dell’Università della California di ricostruire una mappa di sistemi binari che fornisce importanti indizi su queste stelle che si muovono nell’universo a due a due. Ed eccole fluttuare nei dintorni del Sole in una suggestiva ricostruzione 3D, che mostra anche una proiezione dei possibili movimenti futuri di queste coppie stellari.
Nel dettaglio, la mappa contiene circa 1,3 milioni di sistemi binari, per un totale di circa 2,6 milioni di stelle. Tra queste compaiono anche 17mila nane bianche isolate. Questa analisi diventa così lo sguardo più dettagliato ad oggi disponibile sulle stelle binarie, che per loro natura non sono semplicissime da osservare.
Prima di Gaia, missione dell’Esa lanciata nel 2013, l’unica opzione disponibile era cercare stelle vicine nel cielo. Un metodo che però poteva essere fuorviante: dal nostro pianeta due stelle possono infatti sembrare vicinissime semplicemente per il fatto di trovarsi lungo la stessa linea di visuale, ma essere in realtà separate da centinaia o persino migliaia di anni luce. Per la prima volta, Gaia ha permesso di osservare direttamente le coppie di stelle, ottenendo così importanti informazioni sui sistemi composti da un doppio sole.
Una classificazione dettagliata dei sistemi binari è tra i risultati previsti per il terzo catalogo di Gaia, il cui rilascio è atteso per il 2022. Ma le sorprese non sono destinate a finire: gli astronomi infatti stanno ancora analizzando la valanga di dati del censimento rilasciato nel dicembre scorso, che ha mappato quasi due miliardi di stelle della nostra Via Lattea.