Un gruppo di ricerca dell’Università della Florida centrale ha messo a punto una tecnologia laser in grado di rilevare sostanze tossiche nell’aria. I risultati su Nature Photonics
Immaginiamo di poter ottenere una radiografia completa del cielo sopra le nostre teste. Scannerizzare ogni metro cubo di aria per individuare eventuali pericoli, agenti tossici o sostanze chimiche potenzialmente dannose: è esattamente l’obiettivo di un gruppo di ricerca coordinato dall’Università della Florida Centrale, che ha sviluppato un vero e proprio scanner per l’atmosfera terrestre. Gli scienziati hanno utilizzato una tecnologia laser a infrarosso in grado di rilevare la più piccola traccia tossica nell’aria.
Ogni sostanza chimica è fatta da singole molecole che ‘vibrano’ a una frequenza unica: il laser atmosferico riesce a isolare queste vibrazioni, per poi ricondurle alla sostanza di riferimento. Il gruppo di ricerca ha già testato questo strumento su un gran numero di molecole: i risultati, pubblicati su Nature Photonics, mostrano che la nuova tecnica è in grado di determinare la presenza di sostanze chimiche anche a concentrazioni bassissime, corrispondenti a una parte per miliardo.
“Abbiamo ancora molto lavoro davanti a noi – dice Konstantin Vodopyanov, leader dello studio – e il prossimo passo sarà ampliare il numero di frequenze captate. A quel punto cercheremo di abbattere i costi e rendere questa tecnologia mobile: le applicazioni potrebbero essere infinite.” Tra i risvolti pratici, non manca quello della sicurezza internazionale: Vodopyanov e colleghi promettono che il loro strumento, se applicato su larga scala, potrebbe rilevare in anticipo e permettere di bloccare eventuali attacchi di armi chimiche. E scatenando la fantasia, si potrebbe anche pensare di utilizzare questo scanner atmosferico durante le future missioni interplanetarie, per cercare altre tracce di vita nell’universo.