COSTANTE DI HUBBLE/Proposta una nuova unità di misura per determinare l’espansione dell’universo: sarebbero le onde gravitazionali prodotte dallo scontro tra un buco nero e una stella di neutroni. I risultati su Physical Review Letters

Giulia Bonelli12 luglio 2018

Viviamo in un cosmo in continua espansione. Ormai la comunità scientifica è concorde sulla teoria dell’universo accelerato, e gli astronomi hanno puntato diversi telescopi su specifici oggetti celesti per calcolare la loro distanza dalla Terra e la velocità con cui si stanno allontanando da noi: due parametri essenziali per stimare la cosiddetta costante di Hubble, che definisce appunto il tasso di espansione cosmico. Eppure ad oggi le osservazioni hanno portato ad attribuire alla famigerata costante valori molto diversi tra loro, senza trovare una risposta soddisfacente rispetto a quanto l’universo stia effettivamente accelerando.

Ora un team di scienziati dell’Mit e di Harvard propone un nuovo ‘metro’: le ondegravitazionali, protagoniste fin dalla loro scoperta dell’emergente astronomiamultimessaggero – la stessa che proprio oggi ha ottenuto un ulteriore, importante risultato con la prima scoperta del legame neutrino-fotone. Tornando all’espansione cosmica, il gruppo di ricerca suggerisce di misurare la costante di Hubble utilizzando un sistema binario piuttosto raro, composto cioè da un buco nero e da una stella di neutroni.

In uno studio pubblicato su Physical Review Letters, gli scienziati affermano che la collisione tra i due oggetti – la stessa che produce le onde gravitazionali catturate dagli interferometri – genera un lampo di luce potenzialmente capace di dare una stima della velocità del sistema. In particolare, della sua velocità rispetto a noi: un dato che, se opportunamente elaborato, potrebbe mettere a disposizione degli scienziati una nuovissima unità di misura per determinare l’espansione cosmica.