Pesa quasi 5 tonnellate, ha appena iniziato il suo viaggio da Cape Canaveral e fornirà servizi di comunicazione a varie fasce di utenza: sono questi i tratti salienti di Gsat-N2, satellite dell’agenzia spaziale indiana Isro (Indian Space Research Organisation), che ha spiccato il volo ieri alle 19:31 italiane. Ad accompagnarlo nello spazio, dato il suo peso, è stato il lanciatore Falcon 9 di SpaceX, che ha effettuato questo servizio per l’Isro per la prima volta.
Il lancio si è svolto regolarmente: il primo stadio del Falcon 9 è rientrato dopo circa 8 minuti e mezzo dal decollo, scendendo verso l’Oceano Atlantico dove si è posato sulla piattaforma ‘Just Read the Instructions’. Si è trattato della 19° missione per questo particolare tipo di booster.
Nel frattempo, circa 34 minuti dopo il decollo, lo stadio superiore del lanciatore ha dispiegato il satellite in un’orbita di trasferimento, da dove poi raggiungerà quella geostazionaria a oltre 35mila chilometri di altezza dalla Terra. Gsat-N2, una volta divenuto pienamente operativo, fornirà al suo paese vari tipi di servizi di comunicazione, tra cui connessioni Internet per collegare aree isolate e servizi online destinati ai voli interni.
La partenza di Gsat-N2 si è collocata in un momento di ‘traffico’ intenso, dato che per SpaceX si è trattato del terzo lancio in meno di 24 ore: infatti, prima di Gsat-N2, tra la sera del 17 novembre e la mattina del 18, hanno spiccato il volo un satellite australiano per telecomunicazioni e un gruppo di 20 satelliti Starlink. Nel 2024, sinora, le missioni del Falcon 9 sono state oltre 100, di cui i due terzi sono state dedicate alla costruzione della rete Starlink.
E anche oggi per SpaceX sarà una giornata intensa in termini di lancio: in tarda serata, infatti, si aprirà la finestra di lancio per il nuovo volo – il sesto – del vettore Starship.
In alto: il lancio del Gsat-N2 (Crediti: SpaceX)