La sua insolita tinta blu lo fa spiccare nel novero dei suoi ‘colleghi’, caratterizzati in genere da un monotono grigio o in taluni casi dal rosso, a seconda del materiale di superficie. L’oggetto in questione è (3200) Phaethon, asteroide dal raro colore blu e dal contegno enigmatico, dato che talvolta si comporta come una cometa. Il corpo celeste è stato recentemente il focus di una ricerca, condotta dal Lunar and Planetary Laboratory dell’Università dell’Arizona e presentata lo scorso 23 ottobre al 50° congresso annuale di scienze planetarie dell’American Astronomical Society (a questo link la presentazione, “Physical Characterization of (3200) Phaethon: Target of the Destiny+ Mission”).
L’asteroide è stato scoperto l’11 ottobre 1983 dagli astronomi Simon F. Green e John K. Davies, mentre analizzavano le immagini prodotte dal satellite Iras (InfraRed Astronomical Satellite); è stato il primo caso di un corpo celeste di questo tipo individuato tramite un satellite. Il gruppo di lavoro, per realizzare lo studio, ha effettuato nuove osservazioni di (3200) Phaethon, utilizzando i telescopi Tillinghast, in Arizona, e Irtf, alle Hawaii. L’asteroide, che riflette la luce solare nella parte blu dello spettro, si distingue non solo per il colore e la natura ambivalente, ma anche per l’orbita che lo ha portato così vicino al Sole da far salire la sua temperatura fino a 800°C. Inoltre, (3200) Phaethon, sebbene appaia effettivamente come un asteroide e non come una cometa, è ritenuto il corpo celeste all’origine dello sciame meteorico delle Geminidi, che si presenta ogni anno a metà dicembre; l’orbita dell’asteroide, infatti, è molto simile a quella dello sciame. Fenomeni di questo tipo si generano quando la Terra attraversa la scia di polveri lasciata da una cometa; il periodo e il luogo in cui si verificano gli sciami dipendono dall’orientamento dell’orbita della cometa rispetto al nostro pianeta.
Questo particolare accresce il mistero sulla natura di (3200) Phaethon, che è ritenuto anche una sorta di cometa ‘esaurita’, ma che produce ancora una sottile coda di polveri. Gli astronomi pensano che il corpo celeste possa essere collegato a (2) Pallas, un altro asteroide blu da cui (3200) Phaethon potrebbe essersi addirittura staccato. Infine, il blu di (3200) Phaethon appare uniforme, una caratteristica emblematica dell’azione subita dal sole. Il gruppo di lavoro sta svolgendo ulteriori approfondimenti sull’asteroide in questione e sta osservando il suo ‘collega’ 2500 Ud, anch’esso di colore blu, per verificare se i due oggetti sono in qualche modo connessi. (3200) Phaethon sarà il target di ricerca di Destiny+, una futura missione esplorativa ‘targata’ Jaxa.
—
Immagine: Elaborazione artistica dell’aspetto di (3200) Phaeton (Credits: Heather Roper)