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Avanti tutta per la nuova squadra di satelliti Galileo: il progetto ha superato positivamente la Cdr (Critical Design Review), svolta da due comitati indipendenti, e ora prosegue speditamente verso lo sviluppo dei primi 12 satelliti. La flotta di seconda generazione (in breve G2) comprende due differenti gruppi di satelliti, la cui tabella di marcia procede in parallelo. G2 sarà in grado di fornire funzioni di posizionamento, navigazione e misura del tempo all’avanguardia per supportare un’ampia gamma di servizi agli utenti.

I modelli dei due tipi di satelliti sono stati quindi sottoposti a un esame approfondito da parte di esperti senior dell’Esa, dell’Euspa (Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale) e della Commissione Europea; alla valutazione hanno partecipato anche esperti indipendenti che si sono particolarmente centrati sulla robustezza del design e sulle capacità tecniche dei satelliti. I comitati, riunitisi presso il centro Estec dell’Esa dopo una serie di attività preparatorie, hanno esaminato rispettivamente il progetto di Thales Alenia Space e quello di Airbus Defence and Space. L’esito della Cdr ha confermato che i modelli dei due gruppi di satelliti rispettano il profilo della missione, possono essere gestiti dal segmento di terra di Galileo e sono compatibili con Ariane 6, il veicolo scelto per i lanci.

I satelliti G2, tra le principali caratteristiche, avranno a bordo carichi utili per la navigazione completamente digitali, utilizzeranno la propulsione elettrica e una configurazione avanzata per l’orologio atomico. Le industrie coinvolte, che ora potranno entrare nel vivo della produzione, sono già impegnate nella realizzazione delle strutture di base e dell’equipaggiamento di bordo e presto potranno assemblare e integrare i componenti nei prototipi di volo. Nei prossimi mesi prenderanno il via delle campagne di test per validare le comunicazioni tra i satelliti e il segmento di terra.

Progettato dall’Unione Europea e dall’Esa con un importante contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana, Galileo ha enormi potenzialità di impiego nei più diversi settori, dall’energia ai trasporti, dall’agricoltura alla finanza. Al momento, la costellazione di prima generazione è composta da 30 satelliti (27 operativi e tre di riserva) orbitanti su 3 piani inclinati sull’equatore (Meo, Medium Earth Orbit circolare) a 23.222 km di quota.

In alto: elaborazione artistica dei due tipi di satelliti Galileo G2 in orbita (Crediti: Esa)