SpaceX segna il suo secondo lancio di successo del 2024 portando in orbita Ovzon 3, satellite svedese per le comunicazioni. Il decollo è avvenuto a bordo di un razzo Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral, in Florida, il 3 gennaio alle 18.04 ora locale.

Otto minuti dopo il lift off, il primo stadio del razzo di SpaceX è tornato a Terra, come previsto. Lo specifico booster utilizzato per questo volo ha così completato, secondo l’azienda di Elon Musk, il suo decimo lancio e relativo atterraggio. Lo stadio superiore del Falcon 9 ha continuato, invece, a portare il satellite verso la sua destinazione, ossia l’orbita geosincrona a 35.700 km sopra la Terra. Circa 39 minuti dopo il decollo, il satellite si è dispiegato correttamente.

Grazie alla elevata altitudine dell’orbita geosincrona, la velocità orbitale dei satelliti qui dislocati corrisponde alla velocità di rotazione del nostro pianeta, permettendo loro di volare continuamente sopra la stessa regione terrestre.

Ovzon 3 è il primo satellite geostazionario svedese finanziato e sviluppato privatamente. Grazie ai suoi fasci orientabili ad alta potenza sarà in grado di coprire un terzo della Terra, soddisfacendo così la richiesta di una migliore copertura della banda larga mobile nelle regioni poco servite.

Quello del satellite svedese è il secondo lancio dell’anno di SpaceX che il 2 gennaio ha fatto decollare dalla base spaziale californiana di Vandenberg 21 dei suoi satelliti internet Starlink, compresi i primi sei direct to cell. Questa particolare tecnologia, come ha scritto SpaceX, «consentirà agli operatori di rete mobile di tutto il mondo di fornire un accesso globale continuo a messaggi, chiamate e navigazione ovunque ci si trovi sulla terraferma, nei laghi o nelle acque costiere».

Obiettivo di SpaceX per il 2024 è quello di lanciare 144 missioni orbitali, ovvero superare del 50% il record stabilito nel 2023 dall’azienda di Elon Musk con 96 voli orbitali.

Immagine in evidenza: il lift off del razzo Falcon 9 di SpaceX che il 3 gennaio ha lanciato il satellite Ovzon 3. Crediti: SpaceX