Esa ed Eumetsat hanno rilasciato le prime immagini raccolte dal Lighting Imager, lo strumento a bordo del primo satellite Meteosat di terza generazione che è in grado di osservare i fulmini nell’atmosfera terrestre.

Nel dettaglio questo “acchiappafulmini” spaziale, progettato  e realizzato in Italia da Leonardo, riesce a intercettare anche un solo fulmine a 36 mila chilometri dalla terra.

Lo strumento è dotato di quattro telecamere che coprono l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente e parti del Sud America. Ogni telecamera può catturare fino a 1000 immagini al secondo e osservare continuamente l’attività dei fulmini dallo spazio.

L’individuazione e l’analisi dei dati sui fulmini fornirà un valido supporto allo studio delle previsioni meteorologiche a breve termine e alla comprensione delle conseguenze di questi fenomeni sui cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, il Lightning Imager svolgerà anche un ruolo chiave nella sicurezza del traffico aereo, dato che i fulmini rappresentano un rischio elevato per la strumentazione di bordo degli aerei.

Crediti foto: Leonardo/Eumetsat/Esa