Un team di astronomi del Carnegie Institute e della Uc Santa Cruz ha osservato le fasi finali della vita di una stella massiccia esplosa in una supernova.
La stella è apparsa sorprendentemente debole e poco luminosa e gli scienziati ritengono che essa stia diventando parte di un sistema binario di tipo compatto.
Le osservazioni sono state effettuate dall’Osservatorio di Palomar, che sta scrutando il cielo notturno alla ricerca di eventi cosmici transitori e di breve durata come le supernovae. Il team di ricercatori ritiene che la stella morente, denominata iPTF 14gqr, possa aver avuto un compagno che ha attirato gran parte della sua massa a sé prima di esplodere in una supernova.
Si ritiene che la supernova possa aver prodotto una stella binaria di neutroni, un fenomeno raro osservato per la prima volta dai ricercatori di Carnegie e Santa Cruz nell’agosto del 2017.
Le supernovae sono esplosioni stellari estremamente luminose che avvengono quando una stella esaurisce il proprio combustibile nucleare.
“Abbiamo osservato il collasso del nucleo di questa massiccia stella, ma abbiamo visto un’espulsione di massa notevolmente ridotta – commenta Mansi Kasliwal, uno degli autori dello studio – e riteniamo si tratti di una ultra stripped supernova, la cui esistenza è stata già teorizzata in passato, ma è la prima volta che vediamo una stella massiccia così priva di materia”. Se una stella esplode, in genere ha abbastanza materiale altrimenti il suo nucleo non sarebbe cresciuto così tanto da collassare.Gli scienziati stanno esaminando i dati ottenuti da iPTF 14gqr per cercare di individuare dove si è nascosta la sua massa mancante.
Con tutta probabilità quest’ultima è stata assorbita da una compagna: forse una nana bianca, una stella di neutroni o un buco nero. Data la vicinanza delle due è probabile che alla fine sia generata una collisione.
Eventi del genere producono alcuni elementi pesanti presenti nell’universo come oro, platino e uranio.