La Wunderkammer di Hubble si arricchisce di un nuovo ed estroso elemento: la galassia ‘medusa’. Si tratta di JO201, che sembra appunto il noto – e spesso temuto – animale acquatico intento ad aggirarsi nelle profondità degli abissi. I ‘tentacoli’ della galassia, che spicca con i suoi colori delicati sullo sfondo scuro dello spazio, sono formati da stelle. Lo storico telescopio Nasa-Esa non poteva farsi sfuggire un soggetto così interessante e lo ha ritratto con la fotocamera Wfc3 (Wide Field Camera 3).

JO201 è una galassia a spirale, nel suo centro ha un nucleo attivo (Agn, Active Galactic Nucleus) e si trova nell’ammasso Abell 85, situato nella costellazione della Balena. Le galassie definite ‘medusa’ (jellyfish galaxy) si muovono attraverso lo spazio intergalattico e durante il tragitto subiscono un’asportazione del loro gas che forma delle scie; esse si presentano come delle ondulazioni rese luminose da grumi in cui si verificano processi di formazione stellare. Le scie delle galassie come JO201 si protendono nello spazio, oltre il disco scintillante del loro nucleo.

Hubble ha osservato JO201 nell’ambito di un’indagine relativa a dimensioni, masse ed età dei grumi in cui nascono nuovi astri nelle ondulazioni sopra citate. Gli astronomi, infatti, sono impegnati ad approfondire la connessione che unisce le nursery stellari e l’asportazione del gas che crea le scie, dovuta ad un fenomeno chiamato ram-pressure stripping.

In alto: la galassia JO201 vista da Hubble (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, M. Gullieuszik)