Sono impegnate in un ‘tiro alla fune’ cosmico che alla fine le condurrà a formare una singola entità: sono tre galassie situate nella costellazione di Boote, i cui movimenti non sono sfuggiti all’obiettivo di Hubble.

Lo storico telescopio Nasa-Esa, che si avvia a festeggiare 33 anni nello spazio, ha puntato le sue fotocamere Wfc3 (Wide Field Camera 3) e Acs (Advanced Camera for Surveys) su questo trio che è stato battezzato con un complesso nome collettivo: Sdsscgb 10189.

Le tre galassie, impegnate nelle manovre di fusione, presentano un look singolare dovuto alla reciproca attrazione gravitazionale: in particolare, è evidente la distorsione della loro struttura a spirale. Il terzetto, secondo gli astronomi, è una combinazione relativamente rara di galassie che ospitano nursery stellari e che sono piuttosto vicine tra loro; lo spazio che le separa, infatti, è di soli 50mila anni luce e per le galassie non si tratta di una distanza di sicurezza.

Hubble ha realizzato questo scatto nell’ambito di una campagna di osservazione progettata per studiare le origini delle galassie più grandi e massicce dell’Universo, definite Bcg (Brightest Cluster Galaxies). Gli scienziati pensano che oggetti colossali come le Bcg derivino dalla fusione di galassie di grandi dimensioni e ricche di gas come il terzetto Sdsscgb 10189.

In alto: le tre galassie Sdsscgb 10189 viste da Hubble (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, M. Sun)