In rampa di lancio, superato il conto alla rovescia, H3 ha acceso i due motori Le-9 che alimentano lo stadio centrale del veicolo, ma i due propulsori a razzo solido Srb-3 non hanno risposto ai comandi di accensione.
Questo è quanto accaduto durante il lancio di prova dal Tanegashima Space Center in Giappone, quando in Italia erano le 03.37 di questa notte. Il razzo non si è sollevato dalla rampa; non è stato immediatamente chiaro il motivo per cui i booster non si siano attivati e sarà necessario capire le cause del malfunzionamento.
Dopo dieci anni di lavoro con il team industriale guidato da Mitsubishi Heavy Industries, la Jaxa doveva lanciare il satellite Advanced Land Observing Satellite-3 (Alos-3), noto anche come Daichi-3.
L’accesso autonomo allo spazio resta una priorità per molte agenzie spaziali.
Per il lanciatore europeo Vega C dell’italiana Avio si resta in attesa di conoscere le cause dell’insuccesso dello scorso 22 dicembre. Arianespace ed Esa hanno avviato una commissione d’inchiesta con lo scopo di esaminare le ragioni che hanno portato al fallimento e definire le misure che soddisfano tutte le condizioni di sicurezza e affidabilità necessarie per consentire la ripresa dei voli di Vega C.
Il Vega C è stato prenotato dalla Corea del Sud per lanciare un satellite di imaging multiuso, Kompsat-6, rimasto a terra a causa delle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.
Anche il CubeSat del consorzio guidato dall’Università di Nairobi, insieme all’Università dell’Arizona e all’organizzazione no-profit Space Trust, volerà sul Vega C con trasporto a costo zero per il piccolo satellite keniota.
In apertura: un fotogramma della diretta streaming durante il lancio di H3. Credito: Jaxa.