Si trova a oltre 5mila anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno, appartiene ad una ‘famiglia’ di astri poco diffusa ed è la protagonista del nuovo scatto realizzato dal telescopio Webb: si tratta di Wolf-Rayet 140 (Wr 140), sistema stellare binario che ha creato intorno a sé una serie di cerchi concentrici costituiti da polveri.

L’immagine è al centro di uno studio appena pubblicato su Nature Astronomy (articolo: “Nested dust shells around the Wolf–Rayet binary Wr 140 observed with Jwst”); la ricerca, basata soprattutto sui dati dello strumento Miri (Mid-InfraRed Instrument) del telescopio, è stata condotta da un gruppo di lavoro internazionale coordinato dal NoirLab di Tucson (Arizona).

La coppia stellare che ha dato vita a queste suggestive strutture è stata classificata appunto come Wolf-Rayet: si tratta di astri molto massicci (anche 25 volte più del Sole) e dalla vita breve, ragionando in termini astronomici. Quando le Wolf-Rayet, che devono il nome agli scopritori (gli astronomi francesi Charles Wolf e Georges Rayet), si avvicinano al ‘capolinea’ bruciano più intensamente rispetto a quando erano giovani e danno luogo a raffiche di vento stellare molto intense che spingono grandi quantità di gas nello spazio.

Queste emissioni, nel caso di Wr 140, sono all’origine degli anelli di polvere. Gli scienziati ne hanno individuati almeno 17, evidenziando le straordinarie qualità del Webb: infatti, prima dell’entrata in gioco del telescopio Nasa-Esa-Csa, intorno a Wr 140 erano stati osservati – con i telescopi di terra – solo due anelli.

Secondo gli studiosi, ogni anello si è formato quando i due componenti del sistema binario si sono avvicinati e i loro venti stellari si sono scontrati, comprimendo il gas e formando le polveri. Questo avvicinamento si verifica all’incirca una volta ogni otto anni; quindi, in base al numero di anelli prodotti, i ricercatori hanno potuto misurare lo scorrere del tempo proprio come avviene con i cerchi di accrescimento degli alberi. I 17 anelli osservati corrisponderebbero a più di cento anni.

Wr 140 rappresenta un caso isolato: altri sistemi binari Wolf-Rayet hanno prodotto polveri, ma nessuno di essi ha creato degli anelli. Secondo gli autori dell’articolo, l’unicità di Wr 140 è dovuta alla sua orbita che non è circolare ma oblunga. Inoltre, gli astronomi hanno notato che gli anelli sono ben definiti e non presentano sbavature: questa peculiarità sarebbe dovuta all’azione dei venti di Wr 140 che avrebbero letteralmente fatto pulizia dei materiali residui nello spazio circostante.

Il telescopio Webb, dopo il suo debutto fotografico dello scorso 12 luglio, ha dato un’ulteriore prova delle sue capacità, deliziando i suoi fan con un’altra immagine di grande impatto.

Crediti immagine: Nasa, Esa, Csa, StScI, Jpl-Caltech