Pennellate vorticose di un’intensa tonalità di rosso, intervallate qua e là da pois scintillanti: con questo look sfarzoso la nebulosa Ngc 6357 si è presentata all’obiettivo della fotocamera DeCam, installata sul telescopio Victor M. Blanco. Il telescopio, situato in Cile, fa parte delle strutture di ricerca che fanno capo all’ente americano NoirLab (National Optical-InfraRed Astronomy Research Laboratory).

L’oggetto celeste, noto anche con il nomignolo di nebulosa ‘Aragosta’ (Lobster Nebula), si è infatti mostrato ‘vestito a festa’ per celebrare il decimo compleanno della fotocamera, una delle più performanti nella sua categoria: il ritratto dell’Aragosta è stato reso noto ieri in occasione di un convegno dedicato ai successi della DeCam (Dark Energy Camera) nei suoi due lustri di attività scientifica.

La nebulosa, che si trova a 8mila anni luce di distanza dalla Terra in direzione della costellazione dello Scorpione, si estende per circa 400 anni luce ed è caratterizzata da un’intensa formazione stellare. Nel suo ‘cuore’ si trova l’ammasso stellare aperto Pismis 24, popolato da astri massicci e sorprendentemente brillanti; questo cluster è circondato da una regione gremita di stelle appena nate, proto-stelle ancora avvolte nei loro bozzoli di materiale e densi grumi di gas e polveri che daranno luogo a nuovi astri. La nebulosa, inoltre, è solcata da fasce tortuose di nubi scure ed è articolata in strutture complesse: queste caratteristiche si devono all’azione tumultuosa dei venti interstellari, delle radiazioni e dei campi magnetici.

L’immagine evidenzia le capacità della DeCam: la foto, infatti, è stata realizzata usando una nuova gamma di filtri in grado di isolare specifiche lunghezze d’onda che poi permettono agli astronomi di studiare dettagli importanti di oggetti lontani come Ngc 6357. Ad esempio, grazie a questo modus operandi, è possibile analizzarne la composizione chimica, le temperature e i movimenti interni.

DeCam ha festeggiato il compleanno dopo aver raggiunto anche un altro importante traguardo: ha scattato un milione di singole pose, realizzando una media di 400-500 immagini ogni notte.

Crediti immagine: Ctio/NoirLab/Doe/Nsf/Aura – T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s NoirLab), J. Miller (Gemini Observatory/Nsf’s NoirLab), M. Zamani & D. de Martin (Nsf’s NoirLab)