Prova superata per il rover Interact, che ha messo alla prova una serie di tecniche utili per una futura missione di sample return sul suolo lunare. Il progetto è sviluppato dall’agenzia spaziale tedesca Dlr in collaborazione con Esa. Interact fa parte di una squadra composta da due rover della Dlr e da un lander fisso, che fornisce Wi-Fi ed energia ai rover, oltre a un drone per la mappatura della superficie. Interact ha solcato le pendici del vulcano siciliano guidato da remoto dall’astronauta Esa Thomas Reiter, di stanza nella città di Catania, a circa 23 chilometri.
La distanza dal sito di prova simula le condizioni che gli astronauti dovranno affrontare una volta giunti sul suolo lunare. Il rover ha consegnato il campione di rocce al lander, segnando la fine di un percorso di 4 giorni. Durante questo periodo Interact ha simulato le condizioni in cui potrebbe operare sulla Luna, guidato da un centro operativo, da un laboratorio scientifico sulla Terra e da un astronauta a bordo del Lunar Gateway.
Per riprodurre le condizioni reali della missione al sistema di controllo del rover è stato aggiunto un secondo di ritardo nel segnale, equivalente al tempo che i comandi impiegherebbero per viaggiare tra il Gateway e la superficie lunare. L’ultimo giorno il rover e il lander hanno collaborato per posizionare una serie di antenne ‘Lofar’ in punti ottimali della superficie, per effettuare attività di radioastronomia. Le antenne sono riuscite a captare un burst radio proveniente da Giove, causato dal passaggio della luna Io attraverso il suo campo magnetico.