Primo passo, piazzare la Base Alpha su Marte. Per Elon Musk la data di partenza dell’avventura marziana è più vicina di quanto si pensi e il miliardario la dichiara in un tweet: “Probabilmente nel 2028 si costruirà una base”. Tra soli dieci anni la Base Alpha, il primo avamposto dell’umanità su Marte, sarà realtà, non più un rendering artistico ma una vera infrastruttura. Il miliardario fondatore di Space X stima che, a partire da questo primo insediamento, entro i prossimi cento anni un milione di persone colonizzeranno il polveroso Pianeta rosso.
Le scadenze poste da Musk sono intraprendenti e la tabellina di marcia per l’obiettivo del 2028 è segnata da performanti tappe intermedie. Intanto Space X sta realizzando il razzo–navetta riutilizzabile Big Falcon Rocket, 118 metri di potenza che permetterebbero alla specie umana di esplorare la Luna, Marte e altri mondi. Il BFR è oggi in fase di sviluppo e il primo volo orbitale è previsto non prima del 2020 – 2021, secondo quanto lo stesso patron di Space X ha affermato la scorsa settimana durante un evento nel quartier generale della società in California.
Allo stesso evento era stata annunciata l’identità del primo turista spaziale, il miliardario giapponese Yusaku Maezawa che con un biglietto si è accaparrato il volo circumlunare #dearMoon nel 2023, con i suoi sei ospiti, “astro-artisti“. “Mi ha restituito la fede nell’umanità” ha detto Musk commentando l’acquisto del titolo di viaggio: “Maezawa col suo contributo permetterà al cittadino medio di viaggiare nello Spazio”. E di approdare alla prima base marziana, Alpha, appunto, che ricorda, nel nome, la base fantascientifica della serie TV “Spazio 1999”.