Individuati i meccanismi delle eclissi nelle pulsar millisecondo situate nei sistemi binari. Lo studio è stato condotto da un team del National Centre for Radio Astrophysics (Ncra) di Pune (India), grazie ai dati del Giant Metrewave Radio Telescopefacility gestita da Ncra. La scoperta è di importanza cruciale per il settore: le eclissi nelle pulsar al millisecondo sono note fin dagli anni Ottanta, ma la loro origine rimane ancora per certi versi un mistero. La ricerca è stata pubblicata su The Astrophysical Journal. Le pulsar millisecondo sono considerate i migliori ‘orologi’ della natura: si tratta di stelle ultra dense che agiscono come veri e propri ‘fari’ celesti, emettendo luce radio con un periodo di rotazione estremamente rapido, compreso tra 1 e 10 millisecondi. 

Proprio questa caratteristica le rende le candidate ideali per lo studio della materia in condizioni estreme. Solitamente, le pulsar millisecondo hanno una compagna orbitale e interagiscono fortemente tra di loro. In caso di estrema vicinanza, la radiazione energetica di una delle due potrebbe erodere lentamente la sua compagna, a causa dell’irraggiamento e dell’interazione gravitazionale. Di conseguenza, il materiale emesso potrebbe eclissare gli impulsi radio prodotti dalla pulsar. Le proprietà di dell’eclisse dipendono dalla frequenza dell’impulso radio: quelle basse vengono nascoste, mentre quelle alte sono intercettabili. 

Comprendere il meccanismo dell’eclissi e le proprietà fisiche di queste pulsar fornirà maggiori informazioni sui processi evolutivi e sul destino finale di questi sistemi ‘esotici’. Per testare queste teorie, gli astronomi del National Centre for Radio Astrophysics hanno osservato la pulsar millisecondo ‘spider’ J1544+4937, che sta lentamente privando la sua compagna del materiale vitale. Le analisi hanno permesso di misurare chiaramente la connessione tra eclissi e radiofrequenza, in particolare durante i momenti di  transizione, quando la pulsar entra ed esce dall’eclissi.

«L’ampia larghezza di banda a bassa frequenza del Giant Metrewave Radio Telescope e la sua sensibilità senza precedenti    conclude Jayanta Roy, uno degli autori dello studio – ci consentiranno di applicare questo metodo ad altri sistemi binari compatti e di fornire una panoramica del meccanismo dell’eclissi e delle proprietà del vento e del campo magnetico delle stelle compagne».

Credit foto: Nasa’s Goddard Space Flight Center/Cruz deWilde, rappresentazione di una pulsar millisecondo