Un gruppo di astronomi dell’Università di Sidney ha individuato un segnale inusuale proveniente dal centro della Via Lattea. Le onde radio rilevate non corrispondono a nessuno dei modelli conosciuti e potrebbero essere generate da una nuova classe di oggetti stellari. Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.

«Questo segnale ha una polarizzazione molto alta. La sua luce oscilla in una sola direzione, mentre quest’ultima ruota in un determinato intervallo di tempo – spiega Ziteng Wang, autore principale del saggio – anche la luminosità dell’oggetto varia notevolmente, di un fattore 100, e il segnale si accende e si spegne apparentemente in modo casuale. Non abbiamo mai visto niente del genere».

Molti tipi di stelle emettono luce variabile attraverso lo spettro elettromagnetico. Lo studio di oggetti variabili o transitori nelle onde radio è un campo molto vasto, che aiuta a rivelare i segreti dell’Universo. «Inizialmente l’oggetto sembrava una pulsar – continua Wang – un tipo molto denso di stella morta rotante, oppure un genere di astro che emette enormi brillamenti solari. Ma i segnali di questa nuova fonte non corrispondono a ciò che ci aspettiamo da queste categorie di oggetti celesti».

Le osservazioni di follow-up del segnale sono state effettuate con i telescopi Meerkat del South African Radio Astronomy Observatory e Askap, situato nell’Australia occidentale. Nel dettaglio, gli astronomi hanno utilizzato Askap per individuare nuovi oggetti variabili all’interno del programma di ricerca Vast (Variables and Slow Transients). L’oggetto denominato Askap J173608.2-321635 è stato scovato osservando il centro della Via Lattea: si tratta di una fonte unica, inizialmente invisibile che in seguito è diventata luminosa all’improvviso ed è riapparsa per poi svanire in un solo giorno. Dopo aver rilevato sei segnali radio dalla sorgente nel corso di nove mesi nel 2020, gli astronomi hanno cercato di trovare l’oggetto con le osservazioni in luce visibile, senza successo. La fonte è riapparsa nuovamente nelle rilevazioni effettuate con Meerkat, ma purtroppo gli scienziati non sono riusciti a reperire ulteriori informazioni sulla sua natura.

Secondo alcune ipotesi, l’oggetto potrebbe appartenere alla classe dei transienti radio del centro galattico (Gcrt). Si tratta di sorgenti radio a luce rapida che si illuminano e decadono vicino al centro della Via Lattea, solitamente nel giro di poche ore. Finora sono stati confermati solo tre Gcrt e tutti appaiono e scompaiono molto più rapidamente di quanto non faccia l’oggetto Askap J173608.2-321635.

«Entro il prossimo decennio, il radiotelescopio transcontinentale Square Kilometer Array (Ska) entrerà in funzione – conclude Tara Murphy, supervisore dello studio – Ska creerà mappe sensibili del cielo ogni giorno sarà d’aiuto nell’individuazione delle proprietà di oggetti come quello scoperto nella nostra ricerca e soprattutto aprirà anche vaste nuove aree del cosmo all’esplorazione dello spettro radio».