Sempre più richieste le comunicazioni continue e ad alta capacità da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. Selezionata dal Center for the Advancement of Science – CASIS – manager della Stazione Spaziale Internazionale US National Laboratory, SpaceLink ha presentato un processo altamente competitivo per sviluppare tecnologie da utilizzare in orbita terrestre bassa (LEO).
La rete di inoltro è stata progettata per riprendere da dove si interrompe il sistema satellitare di rilevamento e trasmissione dati della NASA (TDRSS) e andare oltre con una capacità senza precedenti, che sfrutta i più recenti progressi tecnologici nelle comunicazioni ottiche.
La startup, con sede a McLean, in Virginia si è aggiudicata il finanziamento per testare il suo terminale ottico da 10 gigabit al secondo (Gbps) dalla stazione verso la Terra e viceversa. Si tratta di una costellazione di relè di quattro veicoli spaziali in orbita terrestre media, che forniranno principalmente servizi ai satelliti in orbita terrestre bassa
SpaceLink dichiara che i suoi satelliti, ad altitudini più elevate, saranno sempre visibili ai veicoli spaziali in LEO e a una stazione di terra gateway sulla Terra, consentendo la consegna diretta dei dati in qualsiasi punto del globo in millisecondi.
SpaceLink, costituita dall’australiana Electro Optic Systems (EOS) nel 2020, ha vinto il contratto ISS a seguito di una competitiva procedura di gara. L’importo del finanziamento e la durata del contratto rimangono in via di definizione. L’obiettivo dichiarato dal chief technology officer di SpaceLink Rob Singh è di lanciare i primi satelliti nel 2024.
In apertura: una rappresentazione della costellazione di SpaceLink per l’accesso immediato tramite Internet, cloud privato o altra consegna sicura Terra/ISS (Credito: SpaceLink).