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Lander lunare, Blue Origin: la Nasa ha favorito SpaceX

Accuse pesanti di irregolarità alla Nasa da parte della compagnia fondata dal Ceo di Amazon, Jeff Bezos, nell’assegnazione del contratto per lo sviluppo del lander che dovrà far scendere i prossimi astronauti sulla Luna.

Stando a quanto riportato dal sito Spacenews, Blue Origin ha presentato un reclamo al Government Accountability Office (Gao) il 26 aprile scorso contro la decisione dell’agenzia spaziale statunitense di selezionare solo SpaceX per il suo programma Human Landing System (HLS), sostenendo che l’agenzia ha cambiato in corsa le regole della competizione.

Nel lungo documento sottoposto all’attenzione dell’agenzia governativa che si occupa di valutazioni e di auditing per il Congresso, la società afferma che oltre a non aver dato alle aziende l’opportunità di modificare le loro proposte e adeguarle alle riduzioni di budget operate su Hls, la Nasa ha valutato in modo improprio aspetti della sua proposta così come quella di SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk, che il 16 aprile scorso si è aggiudicata un contratto da 2,89 miliardi di dollari per lo sviluppo del lander lunare con equipaggio e la realizzazione di una missione dimostrativa.

Blue Origin afferma che la sua squadra, una cordata nazionale che include Draper, Lockheed Martin e Northrop Grumman, aveva offerto 5,99 miliardi di dollari per il contratto Hls, circa il doppio dell’offerta di SpaceX. Tuttavia, l’azienda sostiene che non le è stata data l’opportunità di rivedere tale cifra quando la Nasa ha comunicato che i finanziamenti disponibili non le avrebbero consentito di selezionare due offerenti, come originariamente previsto. La Nasa aveva richiesto 3,3 miliardi di dollari per Hls nella sua proposta di bilancio per l’anno fiscale 2021, ma ha ricevuto solo 850 milioni in un disegno di legge omnibus approvato a dicembre 2020.

«Blue Origin è stata danneggiata dall’incapacità della Nasa di comunicare questo cambiamento nei requisiti», si afferma nel documento. «Blue Origin avrebbe potuto intraprendere diverse azioni per rivedere l’approccio proposto, ridurre il prezzo per allinearlo ai finanziamenti disponibili e/o proporre alternative di programma», se ne avesse avuto l’opportunità.

La società ha anche affermato che la Nasa ha “favorito irragionevolmente” il lander Starship di SpaceX nella sua valutazione. Secondo Blue Origin, il progetto di SpaceX, oltre a includere lo sviluppo non ancora ultimato di un veicolo di lancio per carichi pesanti, dovrà operare rifornimenti in orbita mai testati prima. Al contrario, la proposta di Blue Origin è compatibile con i veicoli di lancio esistenti, utilizza solo 3 lanci e impiega sistemi che sono già stati testati in volo, si legge nel testo.

«L’Agenzia ha favorito SpaceX valutando al minimo i rischi significativi nella progettazione e nel programma e al contempo ha massimizzato i rischi uguali o simili nella proposta di Blue Origin», si legge. «Una tale valutazione è irragionevole e pregiudizievole per Blue Origin».

Blue Origin, sempre secondo Spacenews, ha affermato che, selezionando SpaceX, la Nasa sta mettendo a repentaglio l’industria spaziale commerciale nella sua totalità. «Questo premio unico mette in pericolo le catene di approvvigionamento nazionali per lo spazio e ha un impatto negativo sui posti di lavoro in tutto il paese, mettendo l’esplorazione spaziale della Nasa nelle mani di un’impresa integrata verticalmente che produce praticamente tutti i suoi componenti, facendo a meno di un’ampia rete di fornitori a livello nazionale», ha dichiarato. “L’astronave Starship è incompatibile con altri veicoli di lancio commerciali statunitensi, limitando ulteriormente le alternative della Nasa e rafforzando il controllo monopolistico di SpaceX sull’esplorazione dello spazio profondo dell’agenzia».

«La loro decisione elimina le opportunità di concorrenza, restringe in modo significativo la base di approvvigionamento e non solo ritarda, ma mette anche in pericolo il ritorno dell’America sulla luna. Per questo motivo, abbiamo presentato un reclamo al Gao», ha dichiarato Blue Origin nella sua dichiarazione a SpaceNews riguardo alla sua decisione di protestare contro l’assegnazione del contratto per Hls.

I reclami contro i principali contratti della Nasa non sono rari. Nel 2014, Sierra Nevada Corporation aveva protestato contro la selezione di Boeing e SpaceX per i contratti di sviluppo delle navette commerciali. Il Gao, tuttavia, ha respinto quella protesta nel gennaio 2015.

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa