«Ho appena incontrato il signor Zhang Kejian, capo dell’agenzia spaziale cinese. Mi sono congratulato con lui per il recente recupero di campioni lunari attraverso la missione Chang’e 5. Attendo con ansia i risultati scientifici di questa missione unica!».  Il tweet è del nuovo direttore dell’Agenzia Spaziale Europea, Josef Aschbacher, dopo aver incontrato in video conferenza il numero uno dell’agenzia spaziale cinese – CNSA – Zhang Kejian, lo scorso 1° aprile.

Sintetico nella forma ma esplicito nei contenuti, il  comunicato stampa della CNSA  conferma che le parti hanno presentato il prossimo piano spaziale quinquennale, hanno discusso dell’esplorazione lunare e dello spazio profondo, dell’osservazione della terra e del supporto alla misurazione e al controllo.

«Abbiamo alcuni gruppi di lavoro nel campo dell’osservazione della Terra che esaminano questioni di interesse comune», ha affermato Karl Bergquist, responsabile delle relazioni internazionali dell’ESA, tra cui lo scambio di dati per il monitoraggio del cambiamento globale, la calibrazione,  la convalida e altro ancora.

Una collaborazione quella tra  Esa e Cnsa confermata per le attività in corso, tra cui telemetria, monitoraggio e attività di supporto al controllo per il programma di esplorazione cinese.

Sul tema “caldo” della recente collaborazione tra Russia e Cina per la Stazione Internazionale di Ricerca Lunare – ILRS –, le dichiarazioni della delegazione cinese confermano la collaborazione, specificando che il programma potrebbe essere ampliato per includere infrastrutture robotiche  permanenti e potenziali visite con equipaggio negli anni trenta.

Zhang ha affermato che sia la Cina che la Russia vogliono che l’ILRS sia aperto alla cooperazione di tutte le nazioni, inclusa l’ESA. Non sono stati rilasciati altri dettagli e non c’è “nessuna posizione” dell’ESA su questo argomento. Le due parti in precedenza hanno collaborato al progetto Double Star e stanno lavorando alla missione Solar wind-Magnetosphere-Ionosphere Link Explorer (SMILE) prevista per il lancio nel 2023.

Un’agenda fitta di incontri e di importanti scadenze per il nuovo direttore generale di ESA, in carica dal 1 marzo scorso, e che ieri 7 aprile, durante una conferenza stampa ha anticipato le linee guida dell’agenda 2025 dell’ESA.

Aschbacher ha espresso grandi ambizioni per lo spazio in Europa dove l’ESA deve svolgere un ruolo di cerniera tra  la cooperazione con l’Unione Europea, l’industria spaziale, la comunità scientifica e la co-creazione di una nuova visione europea dello spazio.

Nell’immagine in primo piano, partecipanti cinesi all’ incontro video tra i capi della CNSA e dell’ESA il 1 ° aprile 2021. Crediti: CNSA