Inversione di rotta in vista per Osiris-Rex: la sonda della Nasa, il prossimo mese di maggio, saluterà l’asteroide Bennu e inizierà il suo viaggio di ritorno verso la Terra, recando con sé i preziosi campioni raccolti sul corpo celeste. Lo scorso 20 ottobre, infatti, Osiris-Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer) ha svolto il suo compito principale, effettuando la manovra di raccolta dal sito Nightingale; si tratta di un’area rocciosa, di circa 16 metri di diametro, che è stata ritenuta particolarmente idonea per il prelievo dopo un’accurata selezione.
Secondo la tabella di marcia, la sonda riporterà sulla Terra gli oltre 60 grammi di materiale il 24 settembre 2023. La manovra propulsiva che darà il ‘la’ al viaggio di ritorno sarà la più grande dopo quella dell’ottobre 2018, quando Osiris-Rex si è avvicinata a Bennu. Il team della missione, in occasione della partenza, sta pianificando un ulteriore sorvolo dell’asteroide, che consentirà alla sonda di osservare il sito di raccolta da una distanza di circa 3 chilometri; questo passaggio non era previsto, ma, qualora sia fattibile, è ritenuto importante per capire quanto l’azione della sonda possa aver alterato la superficie di Bennu. Infatti, il ‘volto’ dell’asteroide non è stato disturbato soltanto dalla manovra di raccolta, ma anche dai propulsori di Osiris-Rex che hanno smosso una considerevole quantità di materiale.
Il sorvolo sarà singolo e imiterà una delle manovre di osservazione condotte nel 2019, quando la sonda effettuò la fase di Detailed Survey. Durante il passaggio, Osiris-Rex dovrebbe scattare immagini ad alta risoluzione dell’equatore e degli emisferi nord e sud di Bennu; questo nuovo set di foto dovrebbe poi essere messo a confronto con quello del 2019.Inoltre, queste nuove osservazioni servirebbero al team della missione per valutare il corretto funzionamento della suite di strumenti scientifici installati a bordo di Osiris-Rex: la polvere potrebbe aver coperto i dispositivi durante la manovra di raccolta. La verifica dello stato di salute è stata prevista nella prospettiva di un’eventuale estensione della missione, dopo la consegna dei campioni. Il prezioso carico, contenuto nella Sample Return Capsule, verrà sganciato dalla sonda quando essa si troverà in prossimità della Terra: la capsula viaggerà attraverso l’atmosfera terrestre e atterrerà tramite dei paracadute nel deserto occidentale dello Utah, dove si trova la base Utah Test and Training Range.