Primo incontro ravvicinato con il Pianeta rosso per la Tesla di Elon Musk. Il manichino Starman –  il cui nome è un tributo alla celebre omonima canzone dell”alieno del rock’ David Bowie – ha ‘condotto’ la Roadster rosso fiammante del Ceo di SpaceX alla prima pietra miliare dell’epico viaggio iniziato nel febbraio del 2018: mercoledì 7 ottobre la vettura ha raggiunto Marte, portandosi alla distanza minima di 8 milioni di chilometri dalla superficie del pianeta.

Ne ha dato notizia mercoledì stesso la SpaceX con un tweet:

Secondo il sito di monitoraggio whereisroadster.com, Starman e la Tesla fanno un giro completo attorno al Sole una volta ogni 557 giorni terrestri. Ad oggi, auto e conducente hanno percorso nello spazio quasi 2,1 miliardi di chilometri.

Il loro viaggio dovrebbe durare altre decine di milioni di anni, e secondo uno studio effettuato sui modelli dell’orbita, ci sono possibilità – sebbene molto remote – che l’avventura possa concludersi con un impatto con la Terra o con Venere, con probabilità rispettivamente del 6 e del 2,5%.

Il liftoff della Tesla e di Starman ha segnato il debutto del lanciatore per carichi pesanti Falcon Heavy dell’azienda spaziale di Musk. Da allora, il vettore ha effettuato due lanci operativi di successo, il primo con a bordo il satellite per comunicazioni Arabsat-6A nell’aprile 2019, e il secondo, avvenuto due mesi dopo, ha visto il rilascio in orbita di due dozzine di payload per una varietà di clienti.

La sfida più attesa sarà quella lunare. Il Falcon Heavy è infatti uno dei vettori candidati per il lancio dei primi moduli del Lunar Gateway. Inoltre, nel marzo 2020, il lanciatore si è aggiudicato un contratto per una missione di rifornimento del Gateway, missione durante la quale dovrà posizionare la nuova navicella spaziale Dragon XL su un’orbita di inserimento translunare.