Gli Stati Uniti tornano a viaggiare verso il pianeta rosso. Dopo una serie di posticipi, la missione Mars 2020 della Nasa è partita con successo oggi 30 luglio alle 13.50 italiane dalla base di Cape Canaveral, in Florida, a bordo di un razzo Atlas 5.

La finestra di lancio prevista era fino al 15 agosto, data oltre la quale l’allineamento di Marte con il nostro pianeta non sarebbe stato più favorevole. Ma il team dell’agenzia statunitense ha vinto questa corsa contro il tempo, onorando il nome scelto per il rover che ora sta volando a bordo di Mars 2020: Perseverance, perseveranza, idea di un tredicenne della Virginia selezionata tra oltre 28mila proposte.  Dopo un lungo viaggio verso il mondo rosso, Perseverance dovrebbe toccare il suolo marziano il 18 febbraio 2021.

Il punto scelto per l’atterraggio è il cratere Jezero, un grosso bacino che un tempo ospitava un lago marziano. Gli scienziati pensano che il mondo rosso sia costellato di crateri simili, a dimostrazione dell’antica presenza di acqua su Marte. Ma Jezero è speciale, perché presenta chiari segnali di un antico fiume che entrava e usciva dal lago, il che significa che il bacino è stato interamente riempito d’acqua. Questo rende il cratere un luogo ideale per la formazione di antiche forme di vita, che potrebbero essere state preservate anche per miliardi di anni. Scovarle è l’obiettivo di Perseverance, che sarà il nuovo campione dell’astrobiologia marziana targata Nasa.

Erede di Curiosity, il rover ha un intero set di strumenti scientifici nuovi. A bordo anche uno strumento italiano, il microriflettore Asi-Infn LaRA. Simile allo strumento che si trova sul lander della Nasa InSight, LaRA consentirà di aggiungere tasselli importanti alla conoscenza della struttura interna del pianeta rosso.

E per la prima volta, potremo sentire i veri suoni di Marte. Perseverance sarà infatti dotato di udito, grazie all’installazione a bordo di due microfoni.

Un altro primato è dovuto al secondo prezioso carico di Mars 2020: Ingenuity, il primo elicottero marziano che sorvolerà il pianeta rosso mettendo alla prova una tecnologia mai sperimentata prima su un altro pianeta.

Dall’atmosfera fino al sottosuolo marziano: obiettivo finale della missione sarà portare a casa un pezzetto di Marte, grazie a un trapano installato su Perseverance che preleverà una serie di campioni. Il progetto è recuperarli con una missione successiva, e portarli nei laboratori terrestri entro gli anni ’30 del 2000. Lo stesso periodo in cui si prevede di inviare i primi astronauti su Marte: un traguardo per cui Perseverance rappresenta una tappa fondamentale.