Anche Osiris-Rex subisce le conseguenze del Covid-19: il momento clou della missione, inizialmente programmato per il 25 agosto 2020, è stato spostato al 20 ottobre in quanto le misure di contenimento del virus hanno rallentato le attività del team di progetto. La sonda Nasa, progettata per prelevare campioni dalla superficie dell’asteroide Bennu e rientrare sulla Terra con il suo prezioso carico, ha superato con successo la prima prova generale di avvicinamento al corpo celeste, tenutasi – come da programma – lo scorso 14 aprile. Il secondo test era stato fissato per il prossimo 23 giugno, ma le limitazioni agli incontri de visu tra i tecnici hanno comportato una revisione della tabella di marcia anche per questo passaggio, che è stato rimandato all’11 agosto.
La sonda, che sinora aveva rispettato tutte le scadenze in programma, può quindi ‘prendersela comoda’; anzi, i ricercatori della missione, che comunque avevano predisposto un’agenda con ampi margini di flessibilità, contano di sfruttare la dilazione di due mesi per apportare ulteriori rifiniture sia alla seconda prova generale, sia alla procedura di raccolta.
Durante la prima prova generale, durata 4 ore, Osiris-Rex si è spostata dall’orbita dove si trovava rispetto a Bennu (ad 1 chilometro dall’asteroide) e si è avvicinata alla sua superficie accidentata, collocandosi ad una distanza di 65 metri. I tecnici hanno utilizzato i propulsori della sonda per posizionarla correttamente e soprattutto testare ‘Matchpoint’, ovvero la manovra fondamentale che la farà scendere verso il sito selezionato per la raccolta (denominato ‘Nightingale’). Il team della missione ha così potuto verificare il comportamento dei vari dispositivi di Osiris-Rex, tra cui quelli di navigazione ed imaging, focalizzandosi soprattutto sul dispiegamento del suo braccio robotico Tagsam (Touch-And-Go Sample Acquisition Mechanism).
La seconda prova prevede un ulteriore avvicinamento alla superficie di Bennu, a circa 40 metri di distanza, e dopo poco più di due mesi andrà in scena il ‘Tag Event’, ovvero la manovra di ‘touch and go’ per il prelievo dei campioni. Durante questa operazione, lo strumento di acquisizione di Osiris-Rex toccherà la superficie dell’asteroide per circa cinque secondi e, per procedere alla raccolta, creerà una situazione di turbolenza con una carica di azoto pressurizzato. La sonda è predisposta per tre tentativi di prelievo; se il primo di essi consentirà di acquisire materiale a sufficienza, gli altri non verranno messi in atto. La programmazione delle successive attività di Osiris-Rex prevede la partenza da Bennu a metà del 2021 e il ritorno sulla Terra il 24 settembre 2023.