Completate con successo tutte le fasi che consentono di mantenere il sistema in condizioni di funzionamento operativo nominale, il sistema Prisma verrà aperto, a partire da domani, giovedì 21 Maggio 2020 alle ore 15:00, alla comunità scientifica, istituzionale, industriale, italiana e straniera.

Attraverso il portale https://prisma.asi.it, con una semplice operazione di registrazione si potrà entrare a far parte della comunità degli utenti di PRISMA. L’Agenzia spaziale italiana (ASI) ha deciso di adottare una politica di accesso ai dati con bassissime restrizioni: saranno forniti gratuitamente e a chiunque, tutti possono registrarsi come utenti!

Le uniche eccezioni riguarderanno il divieto di redistribuzione dei prodotti a terze parti e di utilizzo dei prodotti a fini commerciali. Questo perché la missione nasce come un dimostratore scientifico preoperativo.

Tali limitazioni saranno in ogni caso valutate criticamente da Asi e riviste al termine di un periodo di sperimentazione, dedicato sia ad acquisire informazioni statistiche sull’uso della missione da parte della comunità (ovviamente nel pieno rispetto della protezione dei dati personali) sia ad ottenere un feedback dagli utenti e dalle organizzazioni che si saranno rapportate con la missione “hands-on”.

Per accedere alle 27000 riprese già oggi disponibili nell’archivio di Prisma o richiedere nuove acquisizioni iperspettrali della superfice terrestre è sufficiente collegarsi al sito di registrazione indicato sul portale https://prisma.asi.it, scaricare il documento di Termini e Condizioni che regolano l’uso dei prodotti, inserire nelle pagine finali di tale documento i dati anagrafici propri o del gruppo che si rappresenta, compilando con attenzione quanto richiesto (le specifiche istruzioni sono riportate a pagina 12-13 della licenza) ed inviare il documento (mantenendolo in forma digitale senza scandirlo).

Il satellite Prisma, di proprietà dell’Asi e realizzato da una Rti guidata da Ohb Italia e Leonardo, è il primo sistema di osservazione della Terra europeo dotato di un sensore ottico iperspettrale innovativo, in grado di effettuare dallo Spazio un’analisi chimico-fisica delle aree sotto osservazione.

I primi risultati della missione confermano le capacità del sistema spaziale italiano, che ha acquisito un know how molto importante, ora a disposizione delle future missioni iperspettrali in Europa e nel mondo.

Il video del lancio di Prisma