Lo scorso 30 agosto Gennady Borisov un astronomo dilettante, ha osservato un oggetto simile a una cometa dall’Osservatorio Margo, in  Crimea. Successivamente l’oggetto è stato scrutato da altri telescopi e osservatori che sono stati in grado di calcolarne l’orbita preliminare e di confermare la sua provenienza interstellare. L’oggetto, denominato 2I/Borisov in onore del suo scopritore, è il secondo di tipo interstellare –  dopo Oumuamua – a fare visita al nostro Sistema Solare.

Secondo le prime analisi effettuate dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, delle migliaia di comete scoperte finora, nessuna ha un’orbita iperbolica come quella di 2I/Borisov. A soli due anni dalla scoperta di Oumuamua, la scoperta di questo nuovo visitatore, suggerisce che questi oggetti possano essere numerosi e che potrebbero fornire informazioni sull’evoluzione dei sistemi planetari extrasolari. 2I/ Borisov raggiungerà il suo perielio, il punto di maggiore vicinanza al Sole, il prossimo 7 dicembre e nel mese di gennaio è previsto il suo massimo splendore, visibile nei cieli meridionali. Successivamente, l’oggetto si allontanerà sempre di più, lasciando il Sistema Solare.

Gli astronomi stanno cercando di sfruttare al massimo questi mesi di visibilità per poter immagazzinare più informazioni possibili sulle sue caratteristiche. Le stime sulle sue dimensioni sono ancora piuttosto difficili da ottenere dato che il suo piccolo nucleo è incorporato nella chioma, ma dalla luminosità osservata, si deduce che l’oggetto possa avere un diametro di alcuni chilometri. Al momento uno dei più grand telescopi al mondo, quello delle Isole Canarie, sta osservando il misterioso visitatore intergalattico e ha già confermato che il suo nucleo assomiglia a quelli osservati solitamente nella maggior parte delle comete. Non resta che attendere i prossimi mesi che saranno cruciali per scoprire le sue proprietà e la sua provenienza.