Un nuovo studio realizzato grazie ai dati di Alma rivela dettagli sorprendenti su COSMOS-AzTEC-1, galassia a 12.4 miliardi di anni luce da noi con una grandissima produzione stellare. I risultati su Nature
Giulia Bonelli 29 agosto 2018
Se le galassie fossero città, la dimora stellare nota come COSMOS-AzTEC-1 sarebbe una delle metropoli più densamente popolate del cosmo. Entro i confini di questa galassia ‘mostro’, che si trova a 12.4 miliardi di anni luce da noi, si concentra infatti un traffico intenso di astri grandi e piccoli, con una produzione stellare particolarmente massiccia lontano dal centro, in zone ricche di gas altamente instabile. È il quadro che emerge da un nuovo studio coordinato dall’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone, a Tokyo, che utilizzando i dati dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma) ha costruito la più dettagliata ‘cartina’ mai ottenuta di COSMOS-AzTEC-1. La risoluzione angolare di questa mappa galattica è infatti 10 volte più alta delle precedenti, il che ha rivelato dettagli strutturali prima completamente sconosciuti. I risultati dello studio sono stati pubblicati oggi su Nature.
“Abbiamo scoperto – racconta Ken-ichi Tadaki, prima firma dell’articolo – che ci sono due grandi nubi distanti diverse migliaia di anni luce dal centro. Nella maggior parte delle galassie starburst lontane, le stelle si formano attivamente al centro. Quindi è sorprendente trovare nubi decentrate”. Le galassie starburst, famiglia a cui appartiene anche COSMOS-AzTEC-1, sono galassie in cui il processo di formazione stellare è particolarmente intenso. Nel caso di questa galassia ‘mostro’, la sua fabbrica di stelle lavora a un ritmo mille volte maggiore rispetto alla nostra Via Lattea.
I dati di Alma hanno permesso di gettare uno sguardo proprio negli ‘ingranaggi’ di questa nursery stellare forsennata, scoprendo una forte instabilità nelle due principali nubi di polveri e gas della galassia. Di solito nelle nubi galattiche la gravità interna e la pressione esterna sono in uno stato di equilibrio, il che permette una produzione stellare a ritmo moderato: quando, in una determinata zona della nube, la gravità supera la pressione, si avvia il meccanismo di formazione di un nuovo astro. In COSMOS-AzTEC-1, invece, la pressione è estremamente più debole della gravità, e per questo l’ambiente circostante è molto instabile. Secondo i ricercatori, questa è la ragione per cui la galassia ‘mostro’ ha una formazione stellare fuori controllo: mostruosa, appunto, tanto che la fabbrica stellare potrebbe essere completamente prosciugata in circa 100 milioni di anni. Un tempo brevissimo, in termini astronomici, circa 10 volte inferiore della media delle altre galassie. La ‘metropoli’ COSMOS-AzTEC-1 potrebbe dunque avere vita molto più breve delle sue colleghe galattiche meno densamente popolate.