Il lanciatore Vega tornerà a volare entro il primo trimestre del 2020. È quanto ha annunciato la Commissione d’inchiesta indipendente istituita dall’Esa e da Arianspace, che ha pubblicato ieri il risultato delle indagini sull’incidente del volo VV15 del vettore europeo. Lo scorso 11 luglio, a circa due minuti dal decollo, si è infatti verificata un’anomalia che ha portato alla conclusione prematura della missione. Fermando così a quota 14 il record di successi consecutivi dal 2012 ad oggi da parte del lanciatore costruito in Italia da Avio.

Obiettivo del lancio era la messa in orbita del satellite militare di osservazione della Terra Falcon Eye, che è stato distrutto dopo il fallimento della missione. Falcon Eye era il primo di due identici satelliti di sorveglianza costruiti per gli Emirati Arabi Uniti dall’industria francese Airbus nell’ambito di un accordo negoziato nel 2013.

Ora il lavoro della Commissione fornisce una prima valutazione delle cause dell’incidente. Si è trattato di un problema termo-strutturale nella parte anteriore del motore Zefiro (Z23), il secondo dei tre stadi utilizzati dal vettore per mandare i satelliti in orbita. L’inchiesta raccomanda inoltre ad Arianespace ed Avio di implementare una serie di azioni correttive a tutti i sottosistemi, i processi e l’attrezzatura coinvolti nel guasto. I dettagli di queste correzioni non sono ancora stati resi noti, ma Avio garantisce che il successore di Vega, il più potente Vega C, non sarà colpito dall’unico fallimento del razzo su 15 lanci.

«Ringraziamo la Commissione di Inchiesta per l’attento e proficuo lavoro svolto in queste settimane», commenta Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio. «Stiamo già lavorando alle azioni correttive indicate dalla Commissione e siamo confidenti di poterlo fare efficacemente per tornare al volo nel primo trimestre 2020. Guardiamo con serenità e fiducia al futuro e restiamo focalizzati sui due importanti obiettivi per la prima parte del 2020: il ritorno in volo di Vega e il lancio di qualifica del nuovo Vega C».

Nel progettare Vega C, Avio ha sostituito il motore Zefiro 23 con uno stadio più ampio e leggermente più lungo, Zefiro 40. Con il nuovo lanciatore aumenterà anche la capacità di carico, che passerà dagli attuali 1500 kg del Vega fino a 2200 kg.

La nuova tabella di marcia di Arianespace dovrebbe quindi spostare nel primo trimestre del 2020 due delle missioni inizialmente programmate per la fine del 2019, il lancio di Falcon Eye-2 e il lancio di 42 nanosatelliti. Questo probabilmente ritarderà anche il debutto di Vega C, anche se il Ceo di Arianespace Stéphane Israël ha dichiarato che l’azienda «farà tutto ciò che è in suo potere per riconnettersi ai 14 successi consecutivi già registrati dal vettore europeo».