Se i nostri occhi potessero vedere le radiazioni ad alta energia chiamate raggi gamma, la Luna apparirebbe più luminosa del Sole! È così che il telescopio spaziale a raggi gamma Fermi della NASA ha visto il nostro satellite .negli ultimi dieci anni.

Le osservazioni dei raggi gamma non sono abbastanza sensibili da vedere chiaramente la forma del disco della Luna o eventuali caratteristiche di superficie. Al contrario, il Large Area Telescope (LAT) di Fermi rileva un bagliore prominente centrato sulla posizione della Luna nel cielo.

Mario Nicola Mazziotta e Francesco Loparco, entrambi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Bari, hanno analizzato il bagliore dei raggi gamma della Luna come un modo per comprendere meglio un altro tipo di radiazione dallo spazio: le particelle in rapido movimento chiamate raggi cosmici.

«I raggi cosmici sono per lo più protoni accelerati per effetto dei fenomeni più energici dell’universo, come i getti  prodotti quando la materia cade nei buchi neri», spiega Mazziotta.

Poiché le particelle sono cariche elettricamente, sono fortemente influenzate da campi magnetici, che invece  manca alla Luna. Di conseguenza, anche i raggi cosmici a bassa energia possono raggiungerne la superficie, trasformando la Luna in un pratico rivelatore spaziale di particelle. Quando i raggi cosmici  interagiscono con la superficie polverosa della Luna, chiamata regolite, producono emissione di raggi gamma. La Luna assorbe la maggior parte di questi raggi gamma, ma alcuni di essi le sfuggono.

«Vista a queste energie, la Luna non attraverserebbe mai il suo ciclo mensile di fasi e sembrerebbe sempre piena», conclude Loparco.