Cheops, la nuova missione europea destinata alla ricerca di esopianeti ha completato un altro passo verso il lancio. Dopo le ultime valutazioni su alcuni aspetti chiave, tra cui la traiettoria di lancio e la separazione del carico utile, il satellite ha ricevuto il via libera da Arianespace ed è pronto per essere trasportato allo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese.
Cheops è stato costruito dall’Esa e dalla Svizzera con il contributo italiano dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’apporto scientifico dell’Inaf e dell’Università di Padova. Il telescopio spaziale installato a bordo, avrà il compito di misurare con altissima precisione la luminosità di un campione di stelle per le quali è già nota la presenza di pianeti e riuscirà a registrare la piccola variazione dovuta al transito del pianeta davanti alla stella madre. Questa misura permette di calcolare con grande accuratezza la dimensione del pianeta, parametro molto importante perché, insieme alla massa che si misura da osservazioni con telescopi a terra, consente agli astronomi di definire la struttura interna del pianeta. Questo è un passo importante per trovare pianeti potenzialmente abitabili dove in futuro potrebbero essere rilevati segni di vita.
Il satellite decollerà a bordo di un razzo Soyuz-Fregat, condividendo il viaggio nello spazio con il primo satellite della costellazione italiana Cosmo-SkyMed di seconda generazione. Il lanciatore porterà in orbita anche cinque CubeSat. La missione dovrebbe partire entro la fine dell’anno, ma Arianespace non ha ancora confermato la data ufficiale.