Tre dei 60 satelliti del gruppo Starlink, costruiti e lanciati il mese scorso da SpaceX, hanno perso i contatti con la Terra. Secondo quanto riportato da un portavoce della compagnia di Elon Musk, i tre satelliti continueranno ad orbitare passivamente, fino a quando non bruceranno entrando a contatto con gli strati più densi dell’atmosfera. La società ha fatto sapere che per testare il processo di smaltimento, che verrà adoperato per tutta la costellazione a fine ‘carriera’, altri due satelliti funzionanti verranno intenzionalmente deorbitati. In questa fase non rimarrà alcun detrito in orbita, un requisito ormai fondamentale dato il livello di inquinamento spaziale.

Attualmente 45 dei 60 satelliti hanno raggiunto la loro orbita – 550 km di quota –  ma il progetto definitivo mira a lanciare fino a 12.000 Starlink che saranno in grado di fornire l’accesso a internet a banda larga a tutto il globo. Starlink, infatti, promette di garantire comunicazioni ad alta velocità in orbita bassa e di colmare il gap digitale che affligge ancora molte aree del nostro pianeta.

Sebbene siano presenti altri competitor sul mercato, l’azienda di Musk ha il maggior numero di satelliti in orbita. Il prossimo obiettivo è arrivare ad avere almeno 400 satelliti per iniziare i primi test operativi per poi raddoppiarne il numero, garantendo in questo modo un buon livello di servizio.