Un passo fondamentale per la storia dell’esplorazione spaziale. Così è stata definita la missione Apollo 10 la quarta con equipaggio del programma Apollo: partita il 18 maggio 1969 da Cape Canaveral a bordo del Saturn 5, il suo obiettivo era il collaudo del modulo lunare che avrebbe portato l’uomo sulla Luna con l’Apollo 11, nel luglio dello stesso anno. Apollo 10 fu anche la prima ad utilizzare il launch pad 39b, che sarà la base di lancio di Orion e degli astronauti che torneranno sulla Luna. Stafford, Young e Cernan i tre membri dell’equipaggio eseguirono le manovre di discesa, risalita e rendez-vous del modulo lunare in modo impeccabile.

Young rimase all’interno del modulo di comando Charlie Brown, mentre Stafford e Cernan erano a bordo del modulo Snoopy, che si staccò per dirigersi verso il Mare della Tranquillità fermandosi a un soffio dalla superficie solo 15,6 chilometri, dimostrando che la Nasa aveva le carte in regola per un allunaggio in tempi brevi. Tutto si svolse in modo nominale ad eccezione di un guasto del sistema di pilotaggio automatico prontamente risolto da Cernan, che passò ai comandi manuali.

Cernan descrisse la magnificenza della Terra che si stagliava all’orizzonte mentre immortalava su camera i particolari della superficie lunare costellata di crateri e massi. Le immagini furono poi tramesse poco dopo, le prime ad essere tramesse a colori in televisione dallo spazio. La missione terminò il 26 maggio, ammarando nel Pacifico: di lì a pochi mesi l’umanità avrebbe osservato col fiato sospeso l’impresa di altri tre astronauti che avrebbero cambiato per sempre la storia dell’esplorazione spaziale.