Pausa forzata per InSight nella ricerca di forme di vita marziana. Dopo i primi martellamenti del 28 febbraio, che hanno portato il cilindro appuntito di Hp3, Heat and Physical Properties Package, alias la talpa, a una profondità tra i 18 e i 50 centimetri, il fine settimana non ha registrato sostanziali avanzamenti. Forse la talpa, già provata dalla deviazione di 15 gradi causata da un sasso, ha incontrato un ostacolo nel sottosuolo. Il team di scienziati ha quindi deciso uno stop alla trivellazione per le prossime due settimane. Bisogna “analizzare nel dettaglio la situazione e trovare le strategie per superare l’intralcio”, ha spiegato il Principal Investigator Tilman Spohn della DLR nel blog dell’Agenzia Spaziale Tedesca.
Giunta su Marte il 26 novembre scorso con la missione della Nasa Insight, la talpa ha l’obiettivo di arrivare a 5 metri sotto la superficie per misurarne la temperatura. Il sito d’atterraggio prescelto appare, in superficie, piuttosto libero da pietre, ma nessuno sa cosa riserva il sottosuolo fino ai 5 metri di profondità. Anche se la trivella è stata progettata e testata per scostare piccole rocce e sassi lungo la strada, i primi intoppi hanno già messo alla prova l’azione di percussione automatica.
La talpa ha sensori di calore per misurare la temperatura del sottosuolo marziano e la conduttività termica del suolo. Quando si troverà negli strati più profondi del mondo rosso potrà registrare il calore proveniente dall’interno di Marte, generato da energia e dalla decomposizione di materiali radioattivi primordiali. Nonostante lo stop alle perforazioni, in settimana il team continuerà a misurare la conducibilità termica degli strati superficiali, ulteriormente raffreddati dall’eclissi che si verificherà per il passaggio di Phobos satellite di Marte, davanti al Sole.