Un ‘volto’ accidentato nei toni del grigio, ripreso ad una risoluzione particolarmente elevata: così si presenta Epimeteo, una delle lune del vasto ‘entourage’ di Saturno, nell’ultima fatica ‘artistica’ di Cassini. Si arricchisce quindi di un nuovo ‘ritratto d’autore’ la già copiosa galleria che la sonda ha dedicato al pianeta e al suo sistema di anelli e satelliti naturali. Cassini, che vanta un forte contributo italiano ed è stata realizzata in collaborazione tra NasaEsa ed Asi, ha immortalato il soggetto lo scorso 21 febbraio, ad una distanza di circa 15mila chilometri.

La foto (qui in alta risoluzione) è stata scattata con lo strumento Nac (Narrow Angle Camera), ad un angolo Sole-Epimeteo-Sonda di 71 gradi e guarda verso la faccia di Epimeteo opposta a Saturno. Cassini ha impiegato un particolare filtro che lascia passare le lunghezze d’onda del vicino infrarosso centrate a 939 nanometri. Epimeteo, ‘battezzato’ con il nome di un Titano, è un satellite naturale di soli 113 km di diametro ed è troppo piccolo sia per essere geologicamente attivo, sia per avere una forza di gravità tale da mantenere un’atmosfera. I suoi crateri, quindi, derivano dall’impatto di altri oggetti celesti contro la sua superficie.

Lanciata il 15 ottobre 1997 da Cape Canaveral, Cassini si è inserita nell’orbita di Saturno il 1° luglio 2004, dopo quasi sette anni di viaggio ed un tragitto di oltre tre miliardi e mezzo di chilometri. Per la sonda, a quasi due decenni dal suo lancio, si avvicina il momento della meritata ‘pensione’. Cassini, infatti, sarà operativa ancora per poco più di due mesi: il 15 settembre 2017, dopo che la sua orbita sarà inclinata al di fuori del piano degli anelli, la sonda si tufferà nell’atmosfera del pianeta per quello che è stato definito il ‘Grand Finale’.

 

Epimeteo