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Appena una settimana dopo il suo lancio, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea Biomass ha dispiegato con successo in orbita la sua antenna di 12 metri di diametro: ora è pronto a fornire approfondimenti inediti sulle foreste del nostro pianeta e sul loro ruolo nel ciclo del carbonio.

Dopo il decollo, l’iniezione orbitale, l’acquisizione del primo segnale e i controlli in orbita, il nuovo ‘guardiano’ delle aree boschive ha completato il dispiegamento del riflettore dell’antenna a rete, che si apre come un ombrello sopra il satellite: l’apertura rappresenta l’ultimo passo fondamentale nelle fasi di lancio e operazioni iniziali della missione.

Partito lo scorso 29 aprile dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana francese a bordo di Vega-C, il lanciatore europeo a guida italiana, il satellite fa parte di Earth Explorer: si tratta di un programma Esa costituito da una serie di satelliti, ideati per osservare i sistemi-chiave della Terra e raccogliere dati essenziali per comprendere e affrontare le sfide scientifiche legate ai cambiamenti climatici.

Grazie al suo ‘super occhio’ radar ad apertura sintetica in banda P, strumento all’avanguardia per la prima volta lanciato nello spazio, Biomass sarà in grado di oltrepassare sia le nuvole, sia le chiome degli alberi, acquisendo informazioni dettagliate sulla biomassa, vale a dire la materia ‘legnosa’ presente nelle foreste, dove si concentra la maggior parte del carbonio. I dati raccolti da questo satellite miglioreranno in maniera significativa la conoscenza del ruolo svolto dalle aree boschive nel ciclo globale del carbonio, un elemento di primaria importanza nell’analisi delle conseguenze dell’attuale crisi climatica.

La notizia di questo importante traguardo per lo studio del nostro pianeta arriva nella settimana dei lavori del Geo Global Forum 2025, in corso a Roma: promosso dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con il Group on Earth Observations (Geo), il Forum è un’occasione per discutere l’impatto delle tecnologie geospaziali sul monitoraggio dei cambiamenti climatici, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la risposta alle crisi globali.

Domani, 9 maggio, il Forum si concluderà con una giornata dedicata a studenti e studentesse, che avranno modo di incontrare i protagonisti delle tecnologie spaziali per l’osservazione della Terra.

L’animazione di seguito riportata mostra il dispiegamento del braccio e dell’antenna di Biomass (Crediti: Esa/Atg medialab)

 

Immagine in alto: l’antenna dispiegata di Biomass (Crediti: Esa)