Per trovare Webb, il telescopio spaziale di ultimissima generazione che prenderà il volo nel 2019, bisognerà seguire STTARS. Lo ha annunciato ieri la Nasa, riferendosi al più massiccio container per veicoli spaziali mai costruito. Che onora il suo prezioso contenuto con un nome epico: Super Space Telescope Transporter for Air, Road and Sea (STTARS, appunto). Grazie a questo trasportatore indistruttibile, il James Webb Telescope prenderà finalmente forma: gli strumenti scientifici e ottici del telescopio di ultimissima generazione saranno infatti assemblati al resto della navicella. Ma trasportare un oggetto così grande e delicato come Webb non è un’impresa semplice, e per questo l’agenzia spaziale statunitense sta prendendo tutte le precauzioni.
STTARS è dunque la botte di ferro che garantirà il trasporto sicuro del telescopio: prima di tutto il suo ‘cuore scientifico’, che ora si trova a Houston, sarà inserito nel massiccio container. STTARS pesa circa 75mila chili, è lungo 33,5 metri, largo 4,6 e alto 5,2, e avvolgerà Webb durante il suo viaggio: da Houston, il telescopio andrà a una base militare vicina, dove un aereo C5 – il più grande della flotta aeronautica americana – lo farà volare fino a Los Angeles. Qui sarà trasportato nella località costiera di Redondo Beach, dove tutte le componenti del telescopio andranno al loro posto: compreso il suo schermo solare, grande come un intero campo da tennis. A quel punto il fiore all’occhiello della Nasa sarà sottoposto a quasi un anno di test prima di raggiungere la Guyana francese, dove partirà a bordo di un vettore Ariane 5.
Il lancio, inizialmente previsto per ottobre di quest’anno, è stato posticipato tra marzo e giugno del 2019. Rimangono invariati gli obiettivi scientifici: Webb studierà lune ghiacciate, ammassi di galassie e mondi distanti, cercando di svelare i misteri dei primi corpi celesti formati subito dopo il Big Bang. In attesa di vedere Webb finalmente in volo, non resta dunque che seguire i movimenti del suo ‘guscio’ STTARS. Gli spostamenti del container sono stati calcolati in ogni minimo dettaglio da un team dedicato della Nasa, che ha utilizzato immagini satellitari e analisi del terreno per rendere il viaggio del telescopio il più sicuro possibile.