Dove e come sarà il primo avamposto umano su un corpo alieno? Sembrerebbe, con ogni probabilità, sulla Luna, o meglio nei suoi tunnel di lava.
Il Seti Institute e il Mars Institute hanno annunciato la scoperta di piccole aperture sulla superficie lunare, una sorta di ‘lucernari’ ampi tra i 15 e i 30 metri che gli analisti ritengono possano essere degli accessi a una rete sotterranea di tunnel di lava. I pozzi, individuati attraverso un’analisi delle immagini prodotte della sonda Lunar Reconnaisance Orbiter della Nasa, sono localizzati su un ampio cratere da impatto, chiamato Philolaus, situato nei pressi del polo nord lunare. Non si tratta della prima scoperta di formazioni di questo genere: sono 200 le aperture individuate ad oggi sulla superficie della Luna, quelle viste da Lro sono però le prime rilevate nel polo nord del satellite, regione in cui si ritiene vi siano importanti riserve di ghiaccio d’acqua sepolte sotto la regolite. Si tratterebbe dunque di una potenziale location ideale per la costruzione di un avamposto lunare underground, anche in virtu del fatto che il cratere si trova sulla faccia visibile della Luna e si troverebbe quindi sempre in comunicazione diretta con la Terra. L’ipotesi di un Moon village, avanzata prima dall’Esa, poi abbracciata dalla Russia e ora tra gli obiettivi anche dell’America di Trump sembra farsi sempre più concreta. Anche l’oriente guarda al nostro satellite: Cina e India hanno in programma di atterrare sulla luna quest’anno con missioni robotiche. mentre il 2019 segnerà il battesimo lunare della Corea del Sud e la prima spedizione cinese di sample return.