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Cosa succede quando un lander tocca la Luna?
In vista dei futuri allunaggi della missione Artemis, la Nasa sta conducendo una delle più vaste e complesse campagne di studio sull’interazione tra i getti dei motori dei lander e la superficie lunare. Durante la discesa, infatti, un veicolo spaziale può sollevare grandi quantità di regolite – la polvere che ricopre il suolo della Luna – rischiando di danneggiare il lander stesso, i payload, gli strumenti scientifici e, in futuro, rover e infrastrutture presenti nei pressi del sito di atterraggio.

Per affrontare questo problema, è stata avviata una serie di test all’interno di una gigantesca camera a vuoto sferica, una delle poche strutture al mondo in grado di simulare le condizioni lunari. Qui gli ingegneri testeranno due sistemi di propulsione, sparandoli in un contenitore pieno di regolite simulata. Entrambi i sistemi generano spinte ridotte, ma sufficienti a replicare il comportamento fisico dei motori durante un allunaggio. Ogni test, della durata di qualche secondo, verrà registrato da una batteria di strumenti e telecamere ad alta velocità, simili a quelle usate per osservare l’atterraggio del lander Blue Ghost di Firefly Aerospace e permetterà di analizzare la formazione del cratere, il movimento delle particelle espulse e il comportamento del getto del motore a varie altezze.

Oltre a garantire la sicurezza degli astronauti e l’affidabilità dei futuri lander lunari, questa campagna rappresenta anche un modello per le missioni su Marte: cambiando infatti la pressione della camera e sostituendo la regolite lunare con una che simula il suolo marziano, gli stessi test possono essere riadattati alle condizioni del Pianeta Rosso.