Il gruppo di ricerca Rise dell’Università degli Studi di Trieste e della start-up innovativa Picosats srl, coordinato da. Emanuele Alberto Slejko e da Stefano Seriani, ha vinto la Ice-Cubes challenge della competizione “Space Exploration Masters” indetta dall’Agenzia Spaziale Europea. Si è inoltre piazzato al secondo posto nella Esa & Commercial Partners Challenge. Rise, il prodotto presentato dal team, ha impressionato l’Agenzia Spaziale Europea durante l’evento “Space for Inspiration 2018” a Bilbao, in ottobre, a cui hanno partecipato istituti e grandi industrie del settore aerospaziale europeo, tra cui Esa, Asi, Airbus, Ohb, Ariane Group e Thales Alenia Space. Il comitato di valutazione che ha valutato le candidature è composto da esperti dell’ Esa e della società Space Applications Services (proprietaria della facility ICE-Cubes a bordo della Iss) mentre la sponsorizzazione del premio del valore di cinquantamila euro è stata offerta dalla Space Applications Services.
Il prodotto, che sta per Resilient Integrated Structural Element, è pensato per sostituire la struttura in alluminio dei piccoli satelliti con degli elementi stampati in 3D, modulari ed in materiale plastico. Non solo, la parte elettrica che è fondamentale al funzionamento del satellite viene integrata all’interno della struttura, rendendo il tutto molto più robusto, economico e facile da produrre. Il gruppo, completato da Anna Gregorio, Enrico Longato di Picosats srl e Paolo Gallina dell’Università di Trieste, si è distinto in una competizione a cui han preso parte 132 team da 42 nazioni diverse. Lo scorso settembre il team era risultato tra i 5 finalisti. Il team ha vinto un “ticket” per spedire sulla Stazione Spaziale Internazionale un prototipo del prodotto, congiuntamente a 4 mesi di “operations”, cioè il supporto per il test e la sperimentazione a bordo della Iss, nell’European Columbus Laboratory, servizi forniti da Ice-Cubes experiment facility.