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Sono passati ormai venti anni dal lancio del Mars Reconnaissance Orbiter, la sonda spedita nel 2005 dalla Nasa per orbitare attorno a Marte, uno strumento di supporto fondamentale per l’esplorazione e lo studio del Pianeta Rosso.
Con i suoi cinque strumenti scientifici, l’Mro osserva la superficie marziana in altissima risoluzione, cercando acqua o ghiaccio; ci indica anche i siti di atterraggio più adatti per lander e rover, per i quali poi svolge un ruolo di ponte radio con i tecnici della Terra che possono così pilotarli in superficie e istruirli per ricerche ed esperimenti scientifici.
A dispetto dei tanti anni di servizio svolti, la Nasa conta di avvalersi ancora dell’Mro almeno fino alla fine di questa decade e per questo ha recentemente applicato delle modifiche al software della sonda robotica per aumentarne le potenzialità. Gli ingegneri infatti hanno aggiornato il codice con nuovo set di istruzioni, per consentirle di ribaltarsi di 120° ed esporre direttamente alla superficie sottostante gli strumenti scientifici montati sulla parte superiore. Lo scopo è quello di farli lavorare in condizioni migliori, aumentandone le prestazioni.Il Mars Reconaissance Orbiter fino a oggi non poteva girarsi oltre i 30°, offrendo una potenzialità osservativa notevole, ma non ai livelli massimi ottenibili. Con l’aggiornamento appena installato ora può girarsi quasi completamente a testa in giù, pur mantenendo i pannelli fotovoltaici rivolti verso il Sole e l’antenna ad alto guadagno puntata in direzione della Terra. La rotazione espande soprattutto le capacità del radar Sharad, strumento primario fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana e costruito nel nostro Paese da Alenia Spazio, oggi Thales Alenia Space, che può scandagliare il sottosuolo di Marte fino a un chilometro di profondità, distinguendo tra sabbia, roccia e ghiaccio.

Sebbene molto utile e promettente, la nuova manovra non è comunque di facile attuazione e prevede un consumo extra di energia. Per questo non verrà eseguita più di un paio di volte all’anno e sempre dopo un’attenta valutazione e pianificazione.

Un altro strumento che trarrà grande beneficio dal ribaltamento quasi totale dell’Mro è il Mars Climate Sounder, dedicato allo studio della meteorologia di Marte attraverso l’analisi dell’atmosfera in luce visibile e infrarossa, con la quale riesce a misurarne la temperatura, l’umidità e le concentrazioni di polveri.
Questo strumento ora vivrà una seconda vita, il meccanismo che gli permetteva di girarsi autonomamente infatti aveva ha smesso di funzionare nel 2024, ma da oggi grazie al nuovo software di rotazione appena installato potrà tornare ad essere puntato in più direzioni.

CREDITS: Nasa, Jpl
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