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Ha permesso, insieme agli altri tre satelliti impiegati per la fase di validazione in orbita, il primo rilevamento di posizione utilizzando esclusivamente satelliti Galileo. Ora, dopo 12 anni di servizio – prima nella navigazione e poi nella ricerca e soccorso – GSAT0104 è il primo satellite a salutare la costellazione Galileo per essere dismesso.

Offrendo una precisione su scala metrica a oltre quattro miliardi di utenti in tutto il mondo, Galileo è attualmente il sistema globale di navigazione satellitare più preciso al mondo, voluto e finanziato dall’Unione europea e realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
GSAT0104 è uno dei 38 satelliti della prima generazione Galileo, progettati, sviluppati e impiegati per coprire una vasta gamma di aree, con applicazioni che spaziano dalle telecomunicazioni, ai trasporti, all’ambiente, alla sorveglianza marittima fino alla sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture.

Con l’obiettivo di garantire continuità e prestazioni ottimali, la flotta Galileo è in costante rinnovamento. La durata progettuale dei satelliti è di 12 anni per la prima generazione e di 15 anni per la seconda. Ogni anno viene valutato lo ‘stato di salute’ di quelli più anziani, decidendo se prolungarne il servizio o procedere con la dismissione.

Oltre a rendere lo spazio più sicuro, le attività di ‘pensionamento’ di GSAT0104, iniziate nel marzo 2024 e concluse nell’aprile 2025, lasceranno spazio a nuovi satelliti. Il corretto smaltimento dei satelliti a fine vita è una questione ambientale, oltre che tecnica. L’Esa punta a raggiungere l’obiettivo di zero inquinamento spaziale netto entro il 2030, seguendo protocolli rigorosi di dismissione responsabile per uno spazio sostenibile.
Il satellite GSAT0104 è stato spostato sulla cosiddetta ‘orbita cimitero’, 700 chilometri al di sopra della costellazione operativa, per evitare interferenze con Galileo, con i satelliti geostazionari e con altre costellazioni per centinaia di anni. Lì il serbatoio è stato svuotato e il satellite privato di tutte le fonti di energia, esaurendosi come la carica di una batteria. Per mantenere una distanza di sicurezza tra loro, anche i restanti satelliti Galileo, una volta dismessi, saranno posizionati a quote leggermente diverse.

Il ritiro dalle scene di GSAT0104 ha rappresentato un modello di responsabilità nelle attività spaziali, da seguire anche per altre costellazioni di satelliti che, nel frattempo, continuano a fornire eccellenti prestazioni di navigazione.

 

In apertura: rappresentazione artistica del satellite di validazione in orbita Galileo. Crediti: Esa.