Sono passati 25 anni dal lancio dei primi componenti della Stazione Spaziale Internazionale.
Un laboratorio che testimonia come il lavoro di squadra e l’unione di culture diverse possa realizzare un servizio che possiamo ben definire ‘spaziale’.
Operativa dal 20 novembre del 2000, con la squadra di astronauti Expedition 1, il progetto venne sviluppato tra il 1984 e il 1993.
Fu proprio il 6 dicembre del 1998 che fu eseguito il primo collegamento tra moduli: Stati Uniti e Russia si unirono con i componenti Unity e Zarya.
Gli elementi dell’attuale Stazione Spaziale sono stati costruiti in vari Paesi del mondo e collegati nello spazio dagli astronauti grazie a complessi sistemi robotici.
L’Italia ha fornito alla Nasa tre componenti dedicati al trasporto di rifornimenti da e verso la Stazione Spaziale: i moduli logistici Leonardo, Raffaello e Donatello. Dal 2001 al 2011, quando il programma Shuttle è stato interrotto, dei tre moduli italiani, solo Donatello, che era il più sofisticato, non è mai stato impiegato, ma alcune sue parti si trovano ora su Leonardo, trasformato in modulo permanente. Il nostro Paese ha costruito i Nodi 2 e 3, elementi fondamentali di interconnessione, e la Cupola, la finestra che si affaccia nello spazio e sul nostro pianeta e da cui sono state realizzate immagini straordinarie; ha inoltre realizzato la struttura del modulo europeo Columbus che funziona da laboratorio.
In questi 25 anni la Stazione Spaziale, che oggi ospita l’Expedition 70, ha fatto da casa a 273 persone di 21 Paesi diversi, conducendo un totale di 3,7mila esperimenti.
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Immagine di copertina: foto dell’astronauta Kjell Lindgren fatta dalla Iss
Crediti video: Nasa, Esa, Thales Alenia Space