Più di 4 miliardi di anni fa un oggetto di dimensioni gigantesche, paragonabili a quelle di Marte, si è schiantato contro la Terra e il detrito più massiccio prodotto dalla collisione ha portato alla formazione della Luna. Questo evento è stato studiato a lungo dagli astronomi ma solo ora –  grazie allo studio dei campioni lunari contenenti cristalli di zircone portati sulla Terra dalla missione Apollo 17 – è stato possibile elaborare ulteriori teorie.  Lo studio, condotto dai ricercatori del Filed Museum,  è stato pubblicato sulla rivista Geochemical Perspectives Letters. Grazie a queste analisi gli scienziati hanno scoperto che la Luna si sarebbe formata circa 4,46 miliardi di anni fa, 40 milioni di anni prima di quanto ipotizzato in precedenza.

«Secondo le nostre ricerche – afferma Phillip Heck, autore dello studio – l’energia sprigionata dall’impatto ha fuso la roccia e i cristalli di zircone che devono essere formati solo  quando il materiale in superficie si è raffreddato. Per questo motivo la determinazione dell’età dei cristalli di zircone rivelerebbe l’età minima possibile della Luna».

Gli studiosi hanno utilizzato gli strumenti messi a disposizione dalla Northwestern University per effettuare una tomografia a sonda atomica dei campioni.  Nello specifico questa tecnica consiste nel dirigere un fascio di atomi carichi verso il campione, modellandolo a forma di ago sottilissimo. In seguito l’ago viene colpito con un raggio laser, estraendone gli atomi uno ad uno.  A questo punto gli atomi separati vengono catturati da un detector, che li analizza in tempi diversi a seconda della loro composizione. In questo caso l’analisi ha rilevato che la proporzione degli isotopi di piombo presenti indica chiaramente che l’età stimata del campione è pari a circa circa 4,46 miliardi di anni.

«Abbiamo la prova che la roccia analizzata fa parte del più antico campione lunare a nostra disposizione – conclude Jennika Greer, dell’Università di Glasgow – ora abbiamo le informazioni per poter ricostruire le fasi evolutive del nostro pianeta a partire dai primi momenti della sua formazione».

Immagine in apertura: l’astronauta Harrison Schmitt dell’Apollo 17 al lavoro sul suolo lunare. Crediti:Nasa