Mentre Hubble volgeva il suo sguardo verso la Costellazione della Mensa, visibile nell’emisfero australe, suoi strumenti hanno fotografato i resti di una supernova. La Costellazione, che prende il suo nome da una singolare montagna africana, alta oltre mille metri e piatta come una tavola, si trova all’interno della Grande Nube di Magellano, a soli 160mila anni luce dalla Terra.
L’oggetto inquadrato è stato identificato con il nome Dem L 249, ma anche Snr J053605-703826, Cal 61 e Rx J0536.1-7039. La sua origine è ricondotta all’esplosione di una nana bianca che, a giudicare dall’enorme quantità di materia rilevata, gli astronomi stimano potesse far parte di un sistema binario.
I ricercatori di Hubble ritengono che la Grande Nube di Magellano sia “un laboratorio naturale ideale” per studiare la nascita, la vita e la morte delle stelle. Decisive sono la posizione e la consistenza: vicina, orientata verso la Terra e con poca polvere interstellare che assorbe la luce.
L’immagine di Dem L 249 è il frutto di diverse esposizioni acquisite dal Wide Field Camera 3 di Hubble.
Crediti immagine: Nasa, Esa – Hubble / Y. Chu